Nardulli: “Nuove navi portacontainer in arrivo per Italia Marittima”
I vertici di Evergreen in Italia per celebrare il 25° anniversario dall’acquisizione dell’ex Lloyd Triestino di Navigazione
Trieste – Ben due ministri e un viceministro collegati (Urso, Salvini e Rixi) hanno reso onore alle celebrazioni organizzate a Trieste per festeggiare il 25° anniversario dal passaggio dell’ex compagnia di navigazione pubblica Lloyd Triestino di Navigazione al gruppo taiwanese Evergreen diventando Italia Marittima.
A poche ore dalla cerimonia la presidente Michela Nardulli racconta a SHIPPING ITALY la soddisfazione per un evento al quale “era stata invitata anche la presidente del Consiglio” Giorgia Meloni.
“Venticinque anni fa la società da pubblica è diventata privata e ceduta a Evergreen in virtù dei buoni rapporti che già allora aveva Pierluigi Maneschi con Romano Prodi. Nella stessa operazione rientrava anche la concessione del terminal container di Taranto” ricorda la presidente di Italia Marittima riportando la memoria al 1998.
La scelta di puntare e di rimanere in Italia non è solo merito dei benefici previsti dal Registro Internazionale delle navi ma “frutto anche delle alte professionalità trovate nel nostro Paese. Oggi lo staff di Italia Marittima è composto da 120 addetti a terra e 200 in mare, di cui 50 sono ufficiali italiani”.
Per ciò che riguarda la flotta Nardulli spiega che Italia Marittima è arrivata ad avere fino a 30 navi (di cui al massimo una decina con bandiera italiana) ma ogni anno questo numero è soggetto a cambiamenti per effetto di noleggi, entrate e uscite. “Attualmente le navi battenti bandiera italiana sono 6 a cui si aggiungono altre 7 portacontainer per un totale di 13 unità in flotta” prosegue raccontando la presidente che per questa ricorrenza sta facendo gli onori di casa accogliendo il top management di Evergreen in Italia e anche un rappresenta e della famiglia che controlla la compagnia.
Quale sarà il futuro di Italia marittima? A questa domanda Michela Nardulli risponde parlando di “altre navi green in arrivo entro il 2025”, probabilmente le prime due saranno “da circa 2.500 Teu di portata” per operare nei servizi intra-Mediterranei del gruppo. In materia di carburanti la shipping line taiwanese “punterà sul green methanol” e, così come gli altri competitor, non potrà fare a meno di seguire la corsa verso l’integrazione verticale: “In un mondo globale non si può prescindere dalle integrazioni verticali” ha affermato la presidente, aggiungendo che “per forza bisogna andare verso quello che è il futuro”. “Semplificazioni amministrative” e “accompagnamento verso il green” sono le richieste che Italia marittima rivolge al Governo, così come gli stessi temi sono stati al centro del discorso che Stefano Messina, presidente di Assarmatori, ha tenuto in occasione del saluto portato durante la cerimonia. Nel ringraziare Italia Marittima (azienda associata) “per i quotidiani supporti e contributi di alto livello che porta all’associazione, Messina nel suo discorso ha affrontato i temi più caldi che riguardano il trasporto containerizzato, dalle sfide per la decarbonizzazione alla digitalizzazione, passando anche per le recenti iniziative legislative legate alla semplificazione dell’apparato normativo.
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