Il Mit imbastisce l’elenco delle navi del Registro Internazionale
Pubblicato il decreto attuativo previsto dalla riforma della normativa: conterrà la lista delle imbarcazioni ammesse ai benefici fiscali e contributivi
Risale alla fine di novembre ma è stato pubblicato in queste ore sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti uno dei primi decreti attuativi della riforma della normativa sul Registro Internazionale varata oltre un anno fa dal Governo.
Era l’intervento che estendeva alle bandiere europee i benefici fiscali e previdenziali previsti dal Registro Internazionale per le navi italiane iscritte, previa verifica della stabile organizzazione in Italia dell’impresa di navigazione utilizzatrice della nave. Altra condizione era appunto l’annotazione su apposito elenco tenuto dal Ministero.
Il decreto pubblicato ieri istituisce l’elenco in questione e stabilisce le modalità per accedervi, prevedendo la redazione e l’invio di un’istanza da parte della compagnia armatoriale, “corredata da una dichiarazione di impegno a rispettare i limiti previsti dagli orientamenti marittimi nonché di quanto previsto dagli articoli 1, comma 5 e 3 del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457” (vale a dire le limitazioni territoriali e di formazione dell’equipaggio previste dalla normativa). Il rispetto di tale impegno sarà appannaggio dell’Autorità marittima, “anche attraverso controlli effettuati all’arrivo e alla partenza delle navi”.
Sono attesi a breve altri due decreti previsti per l’attuazione della decisione della Commissione europea che nel 2020 prorogò l’autorizzazione ai regimi agevolati della tonnage tax e del Registro Internazionale. Uno di essi, come raccontato da SHIPPING ITALY, è stato già firmato e riguarda le attività accessorie che possono essere assoggettate alla disciplina fiscale del Registro Internazionale.
A.M.
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