Meno tempo e meno soldi per le agenzie del lavoro
Il Milleproroghe va in Gazzetta Ufficiale: dilazione di soli tre mesi finanziata con 2,2 milioni di euro (sottratti alla formazione dei portuali) e smentita di Rixi. S’allunga lo sciopero alla piattaforma Maersk a Vado Ligure
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha svelato che il Decreto Milleproroghe è meno favorevole per i portuali di Taranto, Gioia Tauro e Cagliari di quanto le bozze circolate alcuni giorni fa facessero pensare.
La proroga della durata delle Agenzie del lavoro create a fine 2016 con l’obiettivo di coprire con una sorta di Indennità di mancato avviamento a spese dello Stato i lavoratori licenziati dai terminal di transhipment di Cagliari (Cict) e Taranto (Tct) a seguito della rinuncia alla concessione, oltre agli esodati dall’Mct di Gioia Tauro, non sarà di cinque mesi ma di tre (l’ennesimo allungamento arriverà cioè a 81 mesi complessivi). A latere di ciò, il rifinanziamento previsto passa da 4 a 2,2 milioni di euro, ricavati da analoga sottrazione al fondo per la formazione dei portuali (di tutti i portuali italiani dipendenti di imprese ex articoli 16, 17 e 18) creato con la finanziaria dello scorso anno. Al momento sono quasi 600 i lavoratori iscritti alle tre agenzie (340 a Taranto, 172 a Cagliari e alcune decine a Gioia Tauro).
La pubblicazione ha inoltre smentito il viceministro Rixi, che aveva annunciato “l’estensione per le Autorità portuali – anche per il 2024 – della possibilità di sostenere economicamente le imprese autorizzate a svolgere operazioni e servizi portuali, nonché i soggetti fornitori di lavoro temporaneo”. La misura non è stata inserita nel testo del Decreto legge e dovrà, quindi, eventualmente essere riproposta come emendamento durante la conversione.
Intanto si inasprisce la vertenza aperta prima di Natale dalle segreterie locali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per i lavoratori della piattaforma Apm di Vado Ligure: il pacchetto di sciopero da 48 ore è stato portato a 72 e sono state fissate le date (15-18 gennaio). Fumata nera, evidentemente, sulle richieste di aumento salariale, accordo quadro sulla formazione e commistione col personale del Reefer Terminal (gestito dalla stessa proprietà: il timore sindacale è di utilizzo indiscriminato dei lavoratori sulle due strutture).
A.M.
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