Firmato da Snam e Adsp di Ravenna l’accordo per realizzare una diga a protezione del rigassificatore
La nuova opera, un molo frangiflutti, sarà collocata a poca distanza dalla piattaforma per proteggere l’impianto e le navi metaniere da potenziali mareggiate
L’Autorità Portuale di Ravenna e Fsru Italia, società del gruppo Snam, hanno annunciato di aver sottoscritto oggi l’accordo in base al quale l’ente realizzerà la diga frangiflutti prevista dal
progetto del rigassificatore galleggiante che sarà operativo nel corso del 2025 al largo della costa ravennate. La nuova opera, una diga frangiflutti, sarà collocata a poca distanza dalla piattaforma per proteggere l’impianto e le navi metaniere da potenziali mareggiate.
“La diga, opera sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti, la cui attuale configurazione è frutto di una serie di indagini ingegneristiche estremamente dettagliate e del continuo confronto con
le autorità tecniche marittime, sarà lunga complessivamente circa 900 metri e larga circa 23,5, che in corrispondenza delle due testate si estendono per circa 38 metri” si legge in una nota della port authority.
I lavori per ospitare il nuovo il terminale di rigassificazione al largo della costa di Ravenna sono iniziati il 19 giugno dello scorso anno e vedranno interventi in mare e a terra. Il rigassificatore sarà ormeggiato in corrispondenza dell’esistente piattaforma comunemente chiamata il “Ragno”, una struttura lunga 350 metri e alta 11,5 metri, che veniva utilizzata per ricevere le navi petroliere.
L’Adsp ricorda nella sua comunicazione che questi rigassificatori galleggianti, o Fsru – Floating Storage and Regasification Units, ricevono gas naturale liquefatto (Gnl) a una temperatura di -162°C da altre navi metaniere e lo riportano allo stato gassoso per poterlo poi immettere nella rete nazionale di trasporto del gas. “Le navi hanno caratteristiche relativamente semplici e non prevedono combustioni o reazioni specifiche. Si tratta di infrastrutture conosciute e a basso impatto ambientale, dotate di strumenti avanzati di monitoraggio e di sistemi di sicurezza, oltre a essere sottoposte alle più stringenti misure di prevenzione e sicurezza, a garanzia delle persone e dei territori interessati, in conformità alla normativa nazionale” conclude la port authority.
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