In Ucraina tornano ad approdare le portacontainer
Nel porto di Chornomorsk, a sud ovest di Odessa, ha fatto scalo nei giorni scorsi la Pros Hope, unità da 1.120 Teu
Nonostante il perdurare degli attacchi russi, l’Ucraina è tornata a essere servita da servizi di trasporto marittimo di container, i primi operativi dal febbraio 2022, inizio del conflitto.
Secondo quanto riporta Maritime Executive, la Pros Hope, unità con capacità di 1.120 Teu, ha raggiunto lo scorso 21 aprile il porto di Chornomorsk, situato nell’oblast di Odessa e circa a 30 km a sud ovest della città. Gestita da una agenzia tedesca, la nave proveniva dalla Cina e non è noto quale fosse la sua destinazione successiva. Stando a quanto riportato dalla testata, già all’inizio del mese lo stesso scalo era stato raggiunto da una nave feeder nell’ambito di un collegamento attivato tra il porto ucraino e alcuni scali rumeni e turchi, in particolare da uno spedizioniere turco che ha concluso il noleggio della stessa.
L’unità impiegata, in quel caso, era una nave – la T Mare – general cargo adattata a trasportare circa 380 Teu. A rendere possibile la riattivazione di rotte per il trasporto via mare di container è il ripristino di terminal dedicati nel paese, che punta a riportarne in servizio cinque. Dallo scoppio della guerra, i carichi containerizzati potevano infatti raggiungere il paese solo via terra o con trasporto su barge attraverso il canale Danubio – Mar Nero, come nel caso del servizio annunciato circa un anno fa da Maersk. Altro elemento che ha reso possibile il riavvio di operazioni in questo segmento è stato, segnala ancora Maritime Executive, l’approntamento di coperture assicurative, tramite l’estensione di quelle già attivate per le navi bulker alle portacontainer.
Nel frattempo, nel paese stanno continuando le esportazioni di grano e di altri carichi secchi, nonostante gli attacchi russi abbiano in certi casi come obiettivo le infrastrutture portuali. Per dare continuità alle operazioni, lo scorso novembre la Commissione Europea ha annunciato un supporto pari a 50 milioni di euro, per “riparazioni veloci e miglioramenti” delle strutture, in particolare con lo scopo di sostenere il funzionamento dei corridoi per le esportazioni dal paese di grano. La presidente Von der Leyen, in occasione dell’annuncio, aveva anche reso noto che nel mese di ottobre il paese era riuscito a esportare 4,6 milioni di tonnellate di grano, di cui 3,6 per via marittima.
Un segnale di un incremento delle attività logistiche nel paese, nonostante il conflitto in corso, è stato segnalato nei giorni da Fernando Perillo, imprenditore attivo nei settori di yacht e automotive. Intervenendo nel corso della IV edizione del Forum di SUPER YACHT 24, Perillo ha riferito di aver assistito, nel corso di una recente fiera in Germania, alla sigla di numerosi accordi per la spedizione in Ucraina di macchinari dedicati alla produzione del ferro necessario al cemento armato.
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