Arrestata nel porto di Sete la nave ro-ro Maria Grazia Onorato di Fratelli Onorato Armatori
L’azione è conseguenza di un arbitrato avviato e vinto da Siem contro la società entrata a far parte di Moby, che ha poi subnoleggiato entrambi i ro-ro (anche Alf Pollak) alla danese Dfds
La nave ro-ro Maria Grazia Onorato costruita dal cantiere tedesco Flensburger Schiffbau, di proprietà della società Siem, in bare boat charter a Fratelli Onorato Armatori e subnoleggiata a Dfds è stata arrestata nel porto francese di Sete.
A renderlo noto è stata la stessa Fratelli Onorato Armatori, società originariamente controllata dai fratelli Achille e Alessandro Onorato e recentemente entrata a far parte del perimetro di Moby (a seguito del concordato preventivo approvato dal tribunale di Milano), precisando che la nave oggetto di seuqestro “è stata consegnata nel 2017 dal cantiere tedesco Flensburg, poi fallito, di proprietà del Gruppo Siem. La società aveva sottoscritto un regolare contratto di noleggio per 12 anni della nave con opzione d’acquisto finale. Nonostante la società abbia regolarmente pagato tutti i canoni previsti e abbia prontamente tenuto informato il Gruppo Siem di tutti gli sviluppi societari occorsi negli anni, a settembre 2023 Siem ha ritenuto di voler avviare un procedimento arbitrale a Londra per reclamare la restituzione della nave in questione e della sua gemella”.
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, alla base della richiesta avanzata dalla società norvegese c’è una clausola del contratto di bare boat charter della nave che garantiva la possibilità al proprietario Siem di rentrare in possesso della nave se la famiglia Onorato fosse scesa al di sotto della soglia del 77,4% del capitale, cosa effettivamente avvenuta con l’ingresso del Gruppo Msc di Gianluigi Aponte concretizzatosi nell’estate dello scorso anno. Dallo scorso autunno aveva preso dunque avvio un arbitrato conclusosi con la sconfitta degli Onorato, che finora hanno pagato 58,3 milioni di euro di rate di nolo su un totale in dodici anni pari a 128,9 milioni.
“Il sequestro avvenuto in questi giorni è dunque esclusivamente correlato al procedimento in corso e non avrà alcun impatto sul Gruppo Onorato, che prosegue con successo nel suo percorso di crescita e rafforzamento in tutto il Mediterraneo. Attualmente, infatti, l’unità è noleggiata all’operatore danese Dfds e fuori dal perimetro di operatività del gruppo” precisa la nota, ricordando come in effetti sia la Maria Grazia Onorato che la Alf Pollak (al momento ancora non soggetta ad arresto) siano impiegate dalla compagnia di navigazione danese sulle rotte che collegano la Turchia al porto di Trieste e a Sète in Francia.
Fratelli Onorato Armatori in conclusione fa sapere che, “ritenendo questa iniziativa inutilmente vessatoria e del tutto strumentale la società si tutelerà in tutte le sedi opportune, in Italia e all’estero, richiedendo anche il risarcimento dei danni subiti”.
Molto probabile che anche la compagnia di navigazione danese Dfds, subnoleggiatore delle due navi ro-ro in questione, a sua volta decida di rivalersi contro Fratelli Onorato Armatori (Moby) per l’indisponibilità a utilizzare le due navi in servizio.
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