“Anche le navi di ultima generazione potranno transitare sotto il ponte sullo Stretto”
L’a.d. della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, risponde agli allarmi di Merlo (Federlogistica e Msc) annunciando che l’altezza massima sarà di 72 metri per una larghezza di 600 metri
Il ponte sullo Stretto di Messina torna a far discutere per l’altezza massima consentita al transito delle navi lungo la rotta che separa Calabria e Sicilia.
Come già fatto in passato è stato nuovamente Luigi Merlo, presidente di Federlogistica e Responsabile delle relazioni istituzionali dl Gruppo Msc in Italia a sollevare in un’intervista a Repubblica il tema evidenziando che l’altezza massima prevista di 65 metri (il cosiddetto franco navigabile) del nuovo ponte impedirebbe la navigazione ad alcune grandi navi, in particolare quelle “alte più di 68 metri”. Non solo: essendo la struttura a campata unica i 65 metri di altezza verrebbero raggiunti solo nella parte più alta, mentre verso le due sponde il franco navigabile si ridurrebbe ulteriormente.
L’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervenuto per rassicurare invece sul fatto che navi da crociera e portacontainer non avranno problemi a transitare nello Stretto una volta costruita la struttura. Secondo il vertice della società che deve costruire il nuovo ponte il franco navigabile sarà “di 72 metri per una larghezza di 600 metri e si riduce a 65 metri solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario. Questi parametri – ha aggiunto nella sua replica – sono in linea con i ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali, in coerenza con le procedure stabilite dalle norme dell’International Maritime Organization”. L’a.d. della Stretto di Messina ha proseguito spiegando che la commissione tecnica istituita al Ministero dei trasporti ha già effettuato “un esame approfondito del traffico” degli ultimi anni nello Stretto, suddiviso per le diverse imbarcazioni, “dal quale non emergono criticità”.
I dati del progetto definitivo pubblicati sul sito della società Stretto di Messina, a proposito del Franco navigabile, dicono: “65 m per una larghezza di 600 m, in presenza di gravose condizioni di traffico stradale e ferroviario. Il franco si innalza a 72 m in assenza di traffico ferroviario”.
Sempre Ciucci ha fatto notare che la quasi totalità delle navi portacontainer ‘ultra large’ solca il Mediterraneo dopo avere attraversato il Canale di Suez e, quindi, dopo essere transitate sotto l’Al Salam Bridge il cui franco navigabile “è inferiore ai 72 metri” che saranno disponibili a Messina.
Merlo, come detto, già nei primi mesi dello scorso anno aveva sollevato il problema dell’altezza del ponte sullo Stretto i cui “studi progettuali secondo voci insistenti – diceva il presidente di Federlogistica e rappresentante di Msc – prevedrebbero un’altezza massima di 65 metri sul livello del mare”. Una misura che, “considerando l’altezza media delle grandi navi da crociera ma anche navi impegnate nel trasporto merci e container, impedirebbe il transito di molte unità navali che già oggi operano in Mediterraneo, costrette teoricamente, una volta costruito il ponte, a circumnavigare tutta la Sicilia anche solo per raggiungere Messina o Catania partendo da Napoli”. Uno dei porti maggiormente penalizzati da questa limitazione sarebbe poi l’hub di Gioia Tauro dove proprio Msc ospita regolarmente le proprie navi portacontainer di ultima generazione da 24.000 Teu che, se il ponte avesse un’altezza massima di 65 metri, dovrebbero allungare la propria rotta e circumnavigare la Sicilia con un’aggravio di tempi e costi per la navigazione.
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