La Capitaneria pronta a investire 312 milioni per il parco motovedette
In corso due bandi per 7+57 unità, quantomeno da allestire presso cantieri italiani
Si chiuderà a giorni il termine per il primo dei due bandi con cui il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha avviato un programma di rinnovamento e potenziamento del proprio parco di motovedette.
La prima gara riguarda “la fornitura di quattro unità navali polivalenti, non prototipiche, specializzate ‘sar’ (search and rescue, ndr) a medio raggio” e vale 13,2 milioni di euro comprensivi di corso di formazione per gli equipaggi e spese di logistica per gli equipaggi. Una cifra che potrà però crescere fino a 159,2 milioni di euro data la facoltà del Comando di esercitare l’opzione per la realizzazione di altre unità (fino a 36) di questa tipologia e data la previsione di una “quota aperta pari 10.000.000,00 Iva non imponibile calcolata su tutte le quaranta unità navali per servizi generali di logistica alle unità navali (comprendenti la fornitura di beni e servizi in generale) ed alle infrastrutture (comprendenti la fornitura di beni, servizi e lavori in generale) destinate ad ospitarle”.
Le motovedette a medio raggio dovranno essere lunghe fra i 14 e i 15 metri, larghe fra i 3,5 e i 4,5, con un’immersione massima a pieno carico di 1,3 metri. Riguardo al luogo di esecuzione del contratto, il bando riporta che le navi dovranno “essere realizzate o, comunque, ultimate o allestite (ad esempio: installazione sistemi ed apparati di navigazione) esclusivamente sul territorio italiano”.
Quanto ai tempi, le prime quattro navi andranno consegnate fra i 15 (la prima) e i 24 (l’ultima) mesi dalla data di esecutività del contratto, mentre “in caso di esercizio dell’opzione di acquisto, dovranno essere consegnate non meno di quattro unità navali in dodici mesi, ovvero più di quattro unità navali nel caso di assegnazione di punteggio premiale in fase di valutazione dell’offerta tecnica”.
L’altro bando, che si chiuderà all’inizio di luglio, riguarda invece la “fornitura di tre unità navali, non prototipiche, specializzate ‘sar’ a raggio alturiero” e vale 16,7 milioni di euro. Anche in questo caso, però, fra servizi integrativi e opzione per altre 21 gemelle si potrà salire fino a 153,06 milioni di euro. Le motovedette d’altura misureranno fra i 18,5 e i 21 metri di lunghezza e fra i 5,8 e i 6,8 di larghezza con dislocamento a pieno carico di 1,25 m ±15%.
Leggermente diversa ma analoga nella sostanza (solo l’allestimento deve avvenire obbligatoriamente in Italia) la dicitura sul luogo di esecuzione, dato che queste navi dovranno “essere allestite (ad esempio: installazione sistemi ed apparati di navigazione) esclusivamente sul territorio italiano”. Anche in questo caso la prima unità andrà consegnata entro 15 mesi e l’ultima entro 24, mentre “in caso di esercizio dell’opzione di acquisto, dovranno essere consegnate non meno di tre unità navali in dodici mesi, ovvero più di tre unità navali nel caso di assegnazione di punteggio premiale in fase di valutazione dell’offerta tecnica”.
A.M.
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