È Oromare il traghettatore dei cassoni della diga
La società genovese s’è aggiudicata il contratto con Pergenova Breakwater per il trasferimento dal luogo di produzione a quello di posa
Il primo cassone della nuova diga foranea di Genova, posizionato oggi dall’appaltatore Pergenova Breakwater, è arrivato sul luogo della posa da Vado Ligure, sede del cantiere di produzione, trainato dal rimorchiatore Gianemilio C.
È una delle unità della genovese Oromare, specializzata in servizi offshore e servizi portuali, che s’è aggiudicata l’appalto bandito da Pergenova. Il contratto, spiega il presidente Federico Martinoli, “è a tempo non a viaggi”. Scelta logica, dato che al momento non è ancora chiaro quanti saranno i cassoni da trasportare: la fase A appaltata a Pergenova ne prevede 97 (al netto dei 4 che dovrebbero essere stati tagliati), che potrebbero però diventare 105 se passerà la variante (sub iudice al Ministero dell’Ambiente) che prevede l’accorpamento anche della fase B (e se tale seconda tranche sarà affidata al medesimo appaltatore).
“Pergenova – aggiunge infatti Martinoli – ha facoltà di prolungare il contratto, quindi se dovessero aggiudicarsi l’altra fase basterebbe notificarci l’estensione. Quel che è certo è che il rimorchiatore dovrà avere caratteristiche minime come quelle del Gianemilio C (fra cui capacità di tiro di 50 tonnellate, ndr). Quindi se dovessimo per esigenze nostre sostituirlo, dovremmo cambiarlo con uno uguale o migliore”.
Altro aspetto ‘aperto’ del contratto è il luogo di partenza dei traini: “Ci è stato chiesto un servizio a tempo, dunque per esempio potrebbero anche dirci domani di andare in Francia a trainare una chiatta. Noi mettiamo a disposizione rimorchiatore ed equipaggio, destinazioni e impieghi vengono decisi dal committente” spiega Martinoli. Un dettaglio che ha evidentemente a che fare col luogo di produzione dei cassoni: Pergenova da tempo sostiene che saranno tutti realizzati a Vado, ma mai si è rinunciato al cantiere ‘originario’ di Pra’ e i tempi potrebbero richiederne l’utilizzo, dato che a Vado possono essere posti contemporaneamente in attività solo due dei tre bacini a disposizione di Pergenova (Dario, Delfino e Trnds Barge 33) e che la produzione del primo cassone (di dimensioni medio piccole) ha richiesto quasi due mesi.
Quale che sia il luogo di partenza, Martinoli, comunque, non intravede grandi criticità per la parte in capo a Oromare: “È un viaggio corto e non parte un cassone al giorno, quindi se c’è un paio di giorni di maltempo si può attendere che migliorino le condizioni senza creare veri ritardi. Il primo viaggio non ha avuto difficoltà e si è concluso largamente entro la finestra temporale prevista”.
A.M.
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