Rina punta a 2 miliardi di fatturato e 10mila dipendenti nel 2030
Bilancio 2023 chiuso con quasi 800 milioni di entrate e utile di 12,5 milioni. Per la crescita previste anche acquisizioni
L’assemblea dei soci di Rina ha approvato oggi il bilancio 2023 con ricavi pari a 797 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2022, un Ebitda del 13% e utile netto di 12,5 milioni di euro.
Lo ha spiegato una nota del gruppo genovese: “I numeri confermano il percorso di crescita in termini di volumi e redditività degli ultimi anni e pongono le basi per la nuova fase di sviluppo del Gruppo, che beneficerà anche dell’iniezione di capitali dal nuovo azionista Fondo Italiano d’Investimento. Grazie a un inizio anno molto positivo, Rina ha chiuso il primo trimestre 2024 con una raccolta ordini di circa 310 milioni di euro (stabile rispetto allo stesso periodo 2023) e a ricavi gestionali pari a 210 milioni di euro (in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo 2023). I risultati del primo trimestre consentono di confermare la guidance economico-finanziaria per l’anno in corso”.
Carlo Luzzatto, amministratore delegato e direttore generale di Rina, ha dichiarato: “Sono davvero felice di essermi unito allo straordinario team Rina e di avere l’opportunità di guidarlo in questa fase evolutiva che stiamo vivendo. Come previsto dal nuovo piano strategico, nei prossimi anni puntiamo a essere un punto di riferimento sempre più centrale per i nostri clienti, supportandoli con la nostra conoscenza ad ampio spettro. Il nostro impegno verso l’innovazione si è ulteriormente concretizzato quest’anno con il lancio della ‘AI Factory’: un team di professionisti di primo livello in grado di sviluppare servizi innovativi che aiuteranno i nostri clienti a interpretare e ad anticipare le complesse dinamiche evolutive dei mercati, portandoli così a raggiungere i loro obiettivi”.
A sostegno della nuova fase di sviluppo, Rina ha presentato il nuovo piano strategico con l’obiettivo di raggiungere quota 2 miliardi di euro di ricavi organici al 2030 e il 20% di Ebitda.
“Un’ulteriore spinta alla crescita potrebbe arrivare da operazioni di M&A: Rina è infatti attiva sul mercato con un focus particolare sulle aree di interesse strategico che il nuovo piano ha identificato. I capitali provenienti dai nuovi azionisti, insieme al loro deciso impegno a sostenere ulteriormente il Gruppo nel suo percorso di crescita, saranno di primaria importanza nello sviluppo del piano di M&A”.
Ugo Salerno, Presidente Esecutivo di Rina, ha affermato: “Sono molto lieto di avere avuto la possibilità di completare l’operazione che ha portato all’entrata di Fondo Italiano d’Investimento nel nostro azionariato. I nuovi azionisti hanno dimostrato di credere nel potenziale di Rina, supportando una nuova fase di sviluppo che avverrà sia per linea organica sia inorganica”.
Nella nota diffusa da Rina si cita per lo sviluppo del brand il “focus verso gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’America Latina e il Medio Oriente”, gli “investimenti anche in India e in Asia nonché il consolidamento della leadership in Italia” e, come personale, si “prevede una crescita media dei dipendenti dell’8% all’anno, fino ad arrivare a quota 10.000 nel 2030”.
Menzionate infine le linee strategiche del business degli anni a venire: “Energy transition; integrated asset management; smart compliance e Testing, Inspection & Certification; Infrastructure & urban transformation; New economies”.
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