Celebrati a Genova i primi 30 anni del maggior terminal container (gateway) italiano
Manager di ieri e di oggi al gran completo per l’anniversario del Psa Genova Pra’, pensato dalla Fiat e divenuto un perno del maggior terminalista al mondo
Dopo quello del Sech, un anno fa, il gruppo singaporiano Psa ha festeggiato i 30 anni dell’altro suo terminal container ligure, il Psa Genova Pra’ (già Vte), il maggior terminal container gateway del paese.
A festeggiare sul palco i protagonisti degli albori della struttura e del suo sviluppo: Cirillo Orlandi presidente e amministratore delegato di Sinport, la società del gruppo Fiat che avviò l’investimento e poi cedette a Psa, Saskia Kunst, che nel 2007 festeggiò il milione di container movimentati, Gilberto Danesi e Jan Van Mossevelde, con l’attuale ad di Psa Italy Roberto Ferrari e il presidente Marco Conforti, che brindano con il ceo di Psa International, Ong Kim Pong (presente David Yang che però lascerà Psa International e la carica di responsabile Europa-Mediterraneo), il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi e ovviamente Giulio Schenone, imprenditore al momento estraneo al perimetro societario ma da anni protagonista della vita del terminal.
La fotografia sul presente è affidata a Ferrari: “Il mercato e i modelli di business mutano velocemente, basti pensare all’effetto Mar Rosso, ma Genova resta centrale per il gruppo Psa. E centrale per il suo sviluppo sono i collegamenti terrestri col retroterra, in primis collegamenti ferroviari efficienti se vogliamo continuare a competere in un contesto internazionale sempre più complesso. Ecco perché occorre un cronoprogramma delle opere puntale per un sistema autostradale che va rinnovato e una rete ferroviaria da potenziare”.
Positive le prospettive a breve termine secondo Ferrari: “Abbiamo sofferto soprattutto a gennaio, perché le navi provenienti dall’Estremo oriente hanno impiegato 15 giorni in più per arrivare, quindi abbiamo avuto un buco tecnico. Poi i traffici sono tornati alla normalità. Ora abbiamo un volume in linea con gli altri anni e anche qualcosina di meglio”.
Ampio lo spazio ai ricordi, a partire da quello della prima nave approdata la portacontainer Dainty River della Cosco: 188 metri di lunghezza e una capacità massima di 2.000 teu, che oggi impallidisce di fronte ai servizi regolari che la stessa compagnia cinese opera con navi dalla capacità dieci volte superiore. Una circostanza cui Conforti lega un altro cardine della filosofia di Psa: “Psa Pra’ è ed è sempre rimasto un terminal indipendente, in grado di servire al meglio tutti i clienti, con cui abbiamo sin dall’inizio mantenuto un legame molto forte. Basti pensare che il nonno dell’attuale Ceo della Fratelli Cosulich, Timothy Cosulich, già allora rappresentante in Italia di Cosco, sedeva nel board di Sinport.
Saluti istituzionali limitati a Rixi, con l’Autorità di sistema portuale presente – compreso il commissario straordinario Paolo Piacenza – ma in disparte malgrado il compleanno del suo maggior concessionario, effetto dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto l’ex presidente Paolo Emilio Signorini (agli arresti) e toccato pure Piacenza e la funzionaria Antonella Traverso, indagati.
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