Autotrasporto a Genova: spedizionieri pronti al confronto ma senza congestion surcharge
Spediporto e Fedespedi chiedono un mese di ‘tregua’ per un’approfondita analisi della situazione i cui risultati dovranno dare vita a nuove “regole del gioco”
Prosegue al porto di Genova il confronto sul congestion surcharge annunciato dalle associazioni dell’autotrasporto e avversato dalla committenza.
“Dialogo sì, ma senza la spada di Damocle del congestion surcharge”: questa la posizione espressa a Palazzo San Giorgio da Spediporto e Fedespedi nell’ultimo incontro convocato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per analizzare la situazione venutasi a creare dopo l’annuncio del sovrapprezzo da applicarsi per i ritardi nei cicli operativi portuali.
All’incontro erano presenti Giampaolo Botta, direttore generale Spediporto e il consigliere Massimiliano Revello, mentre Fedespedi era rappresentata dal presidente Alessandro Pitto.
Spediporto e Fedespedi hanno ribadito con forza il messaggio seguente: “Siamo disponibili – ha spiegato Botta – a entrare nelle problematiche evidenziate dal mondo dell’autotrasporto, a trovare soluzioni anche da un punto di vista operativo. Però una condizione è necessaria: lo stop alla richiesta del sovrapprezzo per il tempo necessario a un’approfondita analisi della situazione, circa un mese”. I risultati emersi, secondo il direttore generale dell’associazione genovese degli spedizionieri, dovranno essere condivisi tra tutti gli operatori mentre ad Autorità di Sistema Portuale toccherà, poi, tradurli in nuove “regole del gioco”.
Spediporto e Fedespedi sottolineano come questo passo avanti “potrà avvenire se tutte le parti in causa si presenteranno con serietà e voglia di trovare soluzioni concrete, senza che si debba agitare lo spauracchio del congestion”.
Botta ricorda come gli spedizionieri siano già fortemente penalizzati dagli innumerevoli ritardi in ambito portuale: “Basti pensare – è il pensiero di Spediporto – a quelli, da noi più volte denunciati, legati a controlli sanitari. Un ulteriore aggravio di costi andrebbe a colpire indiscriminatamente gli operatori e sarebbe economicamente insostenibile”.
A stretto giro dalle sigle che rappresentano le imprese dell’autotrasporto è però arrivato un secco no alla richiesta di sopsendere le congestion fee.
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L’autotrasporto genovese dice no alla richiesta di sospensione del congestion surcharge
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