Via libera ambientale al fronte terra del Molo VIII di Trieste
Il progetto dell’Adsp giuliana ottiene parere positivo con prescrizioni per il progetto delle opere a tergo del nuovo terminal container
Il più importante progetto dell’Autorità di sistema portuale di Trieste finanziato dal fondo complementare al Pnrr con 180 milioni di euro ha incassato il via libera ambientale.
A 8 mesi dall’avvio della procedura, il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha infatti “espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del Progetto di estensione delle infrastrutture comuni per lo sviluppo del Punto Franco Nuovo nel Porto di Trieste Fascicolo A progetto Adspmao N.1951, parere favorevole circa l’assenza di incidenza negativa e significativa sui siti Natura 2000 sulla base della Valutazione di incidenza a livello I senza necessità di procedere ad ulteriori approfondimenti, e parere favorevole relativamente al piano preliminare di gestione delle terre e rocce da scavo presentato”.
Si tratta in sostanza delle opere sul lato terra necessarie al progetto di futura realizzazione del nuovo Molo VIII (parzialmente finanziato da altre risorse pubbliche e recentemente presentato al Mase per analoga procedura ambientale): la bonifica delle aree a terra che facevano parte della Ferriera (Messa in sicurezza permanente delle aree oggetto di intervento pubblico), la realizzazione della stazione ferroviaria commerciale Nuova Servola (cuore dell’intervento, composta da 10 binari di lunghezza utile pari a 750 metri), allacci autostradali e stradali (Connessione alla GVT e altre opere viarie); edifici pubblici funzionali al Porto di Trieste (fra cui edifici doganali e il punto di controllo frontaliero).
Il parere è stato rilasciato con diverse prescrizioni da parte del Ministero della Cultura (4), del Ministero stesso dell’Ambiente (11) e della Regione Friuli Venezia Giulia (5), in larghissima parte da ottemperare ante operam.
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