Adsp Civitavecchia annulla e riemette il bando per i fondi green ai terminalisti
Nel 2021 l’ente aveva ricevuto proposte per 1 milione di euro dei 3,8 ora rimessi in gioco per l’ammodernamento dei mezzi di movimentazione da banchina
Terminalisti e operatori portuali di Civitavecchia e degli altri porti del sistema del Mar Tirreno centro settentrionale che nel 2021 risultarono aggiudicatari dei fondi green ports del Pnrr per l’ammodernamento dei parchi mezzi utilizzati in banchina dovranno farsene una ragione: per avere quei soldi si ricomincia tutto daccapo.
Lo si evince da un nuovo bando pubblicato in questi giorni dall’ente, con il quale la port authority laziale sembrerebbe render noto come, trascinatasi per oltre due anni la definizione dell’accordo di finanziamento che avrebbe dovuto disciplinare la corresponsione dei 3,8 milioni di euro destinati all’ente civitavecchiese, quest’ultimo avrebbe ritenuto di dover annullare l’avviso dell’estate 2021. E anche, parrebbe, la relativa assegnazione di circa 1 milione di euro che ne seguì, dato che il nuovo bando appena emanato riguarda la cifra originaria, cioè 3,8 milioni di euro.
Il condizionale è d’obbligo poiché, alla richiesta di spiegazioni a SHIPPING ITALY è stato risposto: “Nessun commento. È stato pubblicato il bando. La notizia è questa. Altre valutazioni l’amministrazione non intende farne a mezzo stampa”.
Questa volta l’accordo di finanziamento è stato sottoscritto prima del bando e fino al 17 ottobre è aperta la nuova manifestazione per accedere ai 3,8 milioni di euro pubblici stanziati per “l’acquisto di gru mobili, carri ponte, tramogge e altri mezzi per la movimentazione delle merci, nuovi ad alimentazione elettrica/idrogeno in sostituzione dei mezzi funzionanti a motore endotermico o elettrificazione degli stessi”, “l’acquisto di macchine mobili per la movimentazione di containers Iso pieni e vuoti elettrici in sostituzione di macchine a motore endotermico”, “l’acquisto di locomotori, locotrattori alimentati ad elettricità o idrogeno per la movimentazione di carri ferroviari all’interno dell’area portuale, dotati di propria autonomia (accumulo, batterie, serbatoio di idrogeno)”, “l’acquisto di mezzi alimentati ad elettricità/idrogeno per la raccolta dei rifiuti o navette per il trasporto collettivo di persone all’interno dell’area portuale, dotati di propria autonomia (accumulo, batterie, serbatoio di idrogeno)”, “la trasformazione di gru mobili esistenti, alimentate da combustibile fossile, in mezzi alimentati da elettricità o idrogeno”.
A.M.
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