Tifoni, scioperi e festività: cresce il timore di congestioni portuali globali
La crescita dei flussi sulla costa occidentale degli Usa, effetto combinato di diversi fenomeni, richiama secondo Linerlytica le dinamiche pandemiche
Secondo l’analista Linerlytica lo scorso lunedì s’è registrato il più alto livello dall’epoca covid di flotta portacontainer ferma in attesa di entrare in uno scalo, con oltre 3 milioni di teu di stiva bloccati in giro per il mondo.
A trainare il fenomeno sarebbero state le numerosissime navi in attesa presso i porti di Shangai e Ningbo, ma anche davanti ad altri porti asiatici, le cui operazioni sono state interrotte per fronteggiare il tifone Bebinca, la più forte tempesta registrata nell’area dal 1949 in avanti. Una segnalazione di Hapag Lloyd ai clienti indicava ritardi di 36-60 ore per attraccare a Shangai e 24-48 a Ningbo, anche se secondo alcuni terminalisti dei due scali le dilazioni sarebbero di minore entità.
Altrove, la congestione continua a colpire i porti in America Latina, dove sono stati registrati tempi di attesa fino a cinque giorni ai gateway in Messico, Brasile e diversi paesi caraibici, secondo Linerlytica. Tuttavia per la società di ricerca non sono ancora evidenti gravi colli di bottiglia sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Preoccupano, nondimeno i crescenti volumi di movimentazione e i possibili spostamenti di merci dalla costa orientale degli Stati Uniti in vista di un annunciato massiccio sciopero delle maestranze portuali.
I porti di Los Angeles e Long Beach hanno registrato un flusso di container di oltre 1,8 milioni di teu ad agosto, appena al di sotto del picco di oltre 1,9 milioni di teu registrato a maggio 2021 durante la pandemia. Ma al di sopra dei quasi 1,7 milioni di teu gestiti a gennaio 2022, quando la congestione ai gateway di San Pedro Bay raggiunse il record di 740.000 teu. “La situazione potrebbe cambiare se ulteriore carico venisse spostato dalla costa orientale degli Stati Uniti nelle prossime settimane con l’imminente sciopero del sindacato Ila nei porti della costa orientale e del Golfo che dovrebbe iniziare il 1° ottobre 2024” ha affermato Linerlytica.
I vettori hanno iniziato a pianificare in anticipo la possibile chiusura delle operazioni portuali a causa del blocco dei lavoratori. Sempre Hapag ha annunciato un surcharge da mille dollari a teu per l’import dalla Cina verso la costa orientale Usa a partire dal 19 ottobre.
Secondo la piattaforma online xChange la domanda sulla rotta Cina-Usa rimane solida, anche con l’avvicinarsi della festività cinese della Golden Week, che normalmente rallenta le attività logistiche in tutto il paese. “La combinazione di questi eventi, gli scioperi dei lavoratori negli Stati Uniti, l’imminente Golden Week e le sospensioni dei porti, la rotta Cina-Usa è destinata a essere volatile e incerta nei prossimi 20 giorni” ha tuttavia affermato xChange.
Ciononostante la crescente congestione non è finora riuscita a fermare l’attuale calo delle tariffe oceaniche. L’erosione delle tariffe è stata, tuttavia, moderata rispetto alle settimane precedenti, secondo gli indici del trasporto merci dello Shanghai Shipping Exchange e Drewry. Linerlytica prevede un’ulteriore debolezza nella prossima settimana sui traffici Asia-Europa, con i vettori riluttanti a rimuovere la capacità prima del rimpasto delle alleanze a partire dal prossimo febbraio e le partenze a vuoto della Golden Week insufficienti per fermare i cali delle tariffe.
Sulle rotte transpacifiche, dove le prospettive tariffarie saranno fortemente influenzate dall’esito dello sciopero portuale, è stato introdotto più tonnellaggio da nuovi operatori che entrano nel settore: “C’è una congestione limitata nei porti di Los Angeles e Long Beach, ma potrebbe iniziare a intensificarsi nelle prossime settimane se le deviazioni dalla costa orientale si intensificheranno” ha aggiunto Linerlytica.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI