Attesa entro fine anno la firma di Grimaldi per 9 traghetti da 1,5 miliardi $
Le navi destinate al Mediterraneo entreranno in servizio sulla rotta Pireo – Heraklion, sui collegamenti da Ancona o Brindisi verso Igoumenitsa e sulle linee verso la Sicilia
Atene (Grecia) – “Probabilmente già entro la fine di quest’anno” Grimaldi Group firmerà la commessa con un cantiere (quasi certamente cinese) per la costruzione di nove traghetti ro-pax per una commessa da circa 1,5 miliardi di dollari.
Ad annunciarlo, durante l’Euromed Convention organizzata ad Atene in Grecia, è stato il vertice del gruppo, Emanuele Grimaldi, sottolineando che il suo gruppo nel biennio appena trascorso ha preso in consegna 7 navi e 21 sono attualmente in costruzione per un piano d’investimenti del valore complessivo di 3 miliardi di dollari e che presto, come detto, salirà a 4,5 miliardi con i prossimi contratti.
Le prossime sei navi ro-pax per Grimaldi Euromed e Minoan saranno traghetti ‘methanol ready’ da 3.300 metri lineari di garage, 2.500 passeggeri, 300 auto e 300 cabine; le tre invece per Finnlines saranno biofuels/methanol ready e avranno 5.400 metri lineari di garage, 1.000 passeggeri e 300 cabine. A proposito del loro futuro impiego Emanuele Grimaldi ha rivelato che le due unità destinate a Minoan saranno certamente schierate sulla linea Pireo – Heraklion mentre le quattro per Grimaldi Euromed navigheranno in Adriatico (da Ancona o Brindisi per Igoumenitsa) e in Tirreno (sui collegamenti per la Sardegna o più probabilmente verso la Sicilia con le linee Livorno-Palermo o Napoli-Palermo in pole position per accoglierle). Le restanti tre nuove costruzioni (evoluzione, in questo caso delle ultime newbuilding recentemente realizzate) saranno infine commissionate e operative per Finnlines nel Baltico (sul collegamento Travemunde – Helsinki). Per vederle operative sul mercato queste bisognerà attendere almeno il 2027.
Anche se in conferenza stampa Emanuele Grimaldi ha preannunciato che probabilmente i risultati del 2024 non potranno essere eccezionalmente positivi come quelli dell’esercizio passato (quando a livello di holding l’utile netto era stato pari a quasi mezzo miliardo di euro), anche se porteranno ancora una volta a un profitto multimilionario, durante la convention è stato sottolineato il circolo virtuoso per cui il gruppo ha raggiunto 5 miliardi di euro di fatturato, un equity ratio del 67,5%, circa 6 miliardi di net equity, 4,5 miliardi di dollari d’investimenti e una flotta che ha superato le 140 navi.
Protezionismi che rischiano di rallentare i commerci globali, decarbonizzazione del trasporto marittimo che impone costi e nuove sfide, così come carenza di equipaggi ai quali bisogna garantire standard sempre più elevati sono le tre maggiori priorità per il futuro indicate da Grimaldi in qualità anche di presidente dell’International Chamber of Shipping.
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