Picco (Magellan Circle) presenta l’evento Offshore Wind Revolution in programma a Palermo (24 e 25 ottobre)
Fra le criticità da affrontare ci sono la necessità di un’efficace pianificazione strategica, lo sviluppo di infrastrutture adeguate a supportare l’assemblaggio e la manutenzione delle turbine, la competizione con player internazionali
—— COMUNICAZIONE AZIENDALE ——
Il 24 e 25 ottobre prossimi presso il Marina Convention Center di Palermo si terrà la prima edizione di “Offshore Wind Revolution: Building the Industry and Getting the Ports Ready”, evento promosso da Magellan Circle insieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e nato per evidenziare la natura strategica del settore eolico offshore e definire una linea comune, tecnologica e politica, per sfruttare le opportunità di questo mercato in crescita. Verranno discussi temi come l’espansione della catena produttiva in Europa, il ruolo dei porti come hub logistici, le sfide tecnologiche nel Mediterraneo e le criticità regolamentari in Italia. Si analizzeranno inoltre gli impatti sulle comunità e la transizione energetica nei porti, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile a lungo termine.
Alexio Picco, Presidente di Magellan Circle, in questa intervista illustra più in dettaglio il programma e i contenuti che emergeranno dalle due giorni di lavori.
Perché sono nati gli eventi Offshore Wind Revolution e Seanergy? A chi si rivolgono?
“Gli eventi Offshore Wind Revolution e Seanergy sono stati concepiti per rispondere alla crescente esigenza di affrontare la transizione energetica, con un focus specifico sul ruolo strategico dei porti e della logistica. Questi eventi si rivolgono principalmente agli operatori del settore energetico tradizionale, della logistica e dei trasporti, che sono fortemente impattati dalle nuove sfide della sostenibilità e dell’energia rinnovabile. In particolare, Seanergy si concentra sulla transizione energetica e di tecnologia nei porti, mentre Offshore Wind Revolution punta a promuovere lo sviluppo dell’eolico offshore in Italia.”
Quali sono oggi i numeri del mercato ‘eolico offshore’ in Italia e quali possono diventare in prospettiva futura?
“In Italia, il mercato dell’eolico offshore è ancora in una fase embrionale, con una filiera non completamente strutturata. Tuttavia, grazie alla crescente attenzione verso le energie rinnovabili e alla partecipazione di player internazionali, si prevede un notevole sviluppo nei prossimi anni. L’Italia ha l’opportunità di posizionarsi come leader nel settore per la sua capacità industriale, creando un’industria nazionale più solida e competitiva.”
Perché Palermo è stata scelta come sede degli eventi?
“Palermo è stata scelta per l’impegno dell’autorità portuale locale guidata dal presidente Pasqualino Monti e dal segretario generale Luca Lupi, perché ha creduto fortemente nel ruolo del porto come motore di sviluppo per la transizione energetica e ha investito in maniera significativa nell’organizzazione di questi eventi, riconoscendo il potenziale di Palermo come hub strategico per il mercato dell’eolico offshore.”
Cosa servirà per sfruttare appieno le opportunità di questo settore industriale?
“Per sfruttare appieno le opportunità dell’eolico offshore in Italia, sarà necessario strutturare adeguatamente la filiera industriale e scegliere con cura i porti più adatti per le operazioni di assemblaggio e manutenzione delle turbine. Inoltre, sarà fondamentale attivare il piano di pianificazione marittima nazionale, che ha recentemente fornito linee guida su dove poter sviluppare impianti eolici offshore.”
Quali saranno i temi principali oggetto del confronto di OWR?
“I temi principali di Offshore Wind Revolution includeranno la cooperazione internazionale, lo sviluppo delle competenze, l’innovazione tecnologica per l’eolico flottante, la pianificazione normativa e logistica, e le opportunità economiche per le comunità locali. Saranno inoltre trattati temi come la transizione energetica nei porti e le sfide tecnologiche legate all’eolico offshore, con particolare attenzione all’innovazione per il Mediterraneo.”
Quale indotto è già nato e potrà nascere attorno al mercato dell’eolico offshore?
“L’indotto legato all’eolico offshore è già parzialmente nato, anche se attualmente coperto principalmente da aziende internazionali. L’Italia ha ampi margini per espandere la propria presenza nella filiera e sviluppare un sistema industriale nazionale più competitivo. In futuro, l’indotto potrebbe generare significative opportunità economiche e occupazionali, specialmente nei porti e nei settori logistici.”
Quali sono le principali criticità e opportunità ad oggi individuate?
“Le principali criticità riguardano la necessità di un’attuazione efficace di una pianificazione strategica, lo sviluppo di infrastrutture adeguate a supportare l’assemblaggio e la manutenzione delle turbine, e la competizione con player internazionali. Tuttavia, le opportunità sono immense, soprattutto per quanto riguarda la crescita della domanda di energia rinnovabile e l’espansione del mercato europeo dell’eolico offshore.”
Quali “risposte” l’evento Offshore Wind Revolution spera di trovare/generare?
“Offshore Wind Revolution mira a trovare risposte concrete su come sviluppare al meglio la filiera dell’eolico offshore in Italia. Tra le principali sfide vi sono la pianificazione strategica, l’organizzazione della logistica e delle infrastrutture portuali, e lo sviluppo di tecnologie innovative per l’eolico Offshore. Infine, l’evento si propone di delineare soluzioni per posizionare i porti italiani al centro di questa rivoluzione energetica e stimolare la crescita del settore.”
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