Annunciato per il 14 novembre uno sciopero sui rimorchiatori a Taranto
A proclamarlo è Ugl Mare, nell’ambito della vertenza con Rimorchiatori Napoletani, accusati di inosservanza delle corrette relazioni sindacali
Procedono su linee separate ma sulla stessa frequenza e per le stesse motivazioni le vertenze delle organizzazioni sindacali con Rimorchiatori Napoletani per quanto riguarda le scelte della compagine armatoriale concessionaria del servizio di rimorchio nel porto di Taranto.
Dopo l’agitazione proclamata dalle sigle confederali, infatti, Ugl Mare ha indetto una seconda giornata di sciopero per il 14 novembre: “Le ragioni della protesta riguardano l’applicazione di una nuova turnazione, che prevede la riduzione di due squadre (con conseguente riduzione di sei lavoratori) e un aumento del carico di ore lavorate per i dipendenti rimanenti, portandoli a picchi di 240 ore lavorative mensili. La nuova turnazione comporta picchi di straordinario di 67 ore mensili, che l’azienda utilizza come se fossero ore ordinarie per l’intera durata, nonostante non ci sia un nuovo Contratto Integrativo Aziendale. Inoltre la turnazione è già stata introdotta dal 1° novembre 2024, in violazione pertanto dei contratti vigenti del 2013 e 2018”.
Ad accendere gli animi la perentorietà e unilateralità delle decisioni aziendali: “Nello stesso ordine di servizio, è stata introdotta una pausa pranzo di un’ora a turno, che, in assenza di accordi, l’azienda ha deciso di retribuire di propria iniziativa, una decisione discutibile e certamente non consona a un contesto democratico. Sempre in modo unilaterale, l’azienda ha poi proceduto a una riorganizzazione del personale, spostando componenti degli equipaggi senza preavviso e, in alcuni casi, assegnando incarichi diversi a personale con L. 104/92, che avrebbe dovuto concordare come previsto dalla stessa legge”.
Non è tutto perché secondo Ugl “nei primi giorni di applicazione di questa turnazione, i lavoratori sono stati soggetti a una forma di “sorveglianza speciale” da parte di alcuni dirigenti aziendali, presenti ad ogni cambio turno in banchina, per la quale interverremo nella maniera consona alle norme. Tale comportamento può essere interpretato come una forma di pressione nei confronti dei lavoratori. Questa situazione, unita alla nuova turnazione, sta causando malumori e problemi psico-fisici tra i dipendenti, compromettendo la loro sicurezza e quella delle attività di rimorchio e salvataggio”.
Tra le rivendicazioni avanzate da Ugl Mare nella procedura di sciopero vi sono inoltre: “La mancata concessione della terza giornata per la legge 104/92 (in attesa di risposta dall’Ispettorato del lavoro); l’errata applicazione dell’art.42 comma 5 del Decreto Legislativo 51/2001 in materia di congedi straordinari e permessi parentali; il mancato rispetto dei Cia 2013 e 2018; e l’inosservanza delle corrette relazioni sindacali”.
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