A Venezia arrivano altri soldi per il dragaggio del Canale dei petroli
Variazione al bilancio preventivo 2024 per la sottoscrizione di un mutuo Cdp da 55 milioni di euro (su 125,7 necessari) per finanziare il progetto da 2,6 milioni di mc di escavo: coperto il primo stralcio
Nuovo passo dell’Autorità di sistema portuale di Venezia e del Commissario per le crociere (il presidente dell’ente Fulvio Lino Di Blasio) verso il dragaggio del Canale Malamocco – Marghera, comunemente chiamato Canale dei petroli.
L’ente, che aveva nei mesi scorsi avviato e poi aggiudicato la progettazione (al raggruppamento temporaneo tra Proger Aqua – Consorzio Stabile, Hmr Ambiente Srl, Hmr Srl e Agriteco s.c.), ha infatti reso nota l’approvazione da parte del Comitato di gestione di una terza variazione al bilancio di previsione 2024, “che prevede variazioni in entrata per 55.236.076 di euro riconducibili a maggiori entrate e, in misura prevalente, a operazioni finanziarie di medio e lungo periodo. In particolare, l’Autorità portuale intende stipulare un mutuo chirografario pari a 55.000.000 di euro con Cassa Depositi e Prestiti per far fronte agli interventi di escavo manutentivo del canale Malamocco-Marghera – rientrante tra le opere di cui al “Fondo per le infrastrutture portuali” – con l’obbiettivo ultimo di aumentare l’accessibilità al Porto veneziano. L’Authority, in attesa di percepire fondi pubblici destinati all’opera, aveva già previsto di autofinanziare l’intervento ottimizzando i propri flussi finanziari; tuttavia, a mero titolo precauzionale, nel caso in cui sorgessero delle tensioni finanziarie nel corso della realizzazione, ovvero fabbisogni superiori alla capacità di autofinanziamento, l’equilibrio di bilancio sarebbe garantito dal finanziamento CdP”.
L’intervento, che sarà progettato in due stralci, prevede il dragaggio di circa 2,6 milioni di metri cubi, “di cui – si legge nella documentazione progettuale – circa 800.000 mc da conferire nella Nuova Area Sedimenti (altro intervento propedeutico agli escavi lagunari da 41,5 milioni di euro, la cui progettazione è stata affidata a fine 2023, ndr) e i restanti 1,8 milioni di mc circa da destinare al riempimento delle nuove strutture morfologiche (barene e velme) che verranno realizzate (comprensive di conterminazione, ove prevista) nell’ambito del presente intervento”.
Il quadro economico del dragaggio è di 125,7 milioni di euro. Considerata però la disponibilità di 26,7 milioni a tale intervento destinati dal Decreto Venezia con cui nel 2021 venne istituita la struttura commissariale, il finanziamento Cdp consentirà la copertura del primo stralcio, pari appunto a 81,7 milioni di euro. La suddivisione in due stralci è prevista dalle indicazioni progettuali definite dall’Adsp (come evidenziato dall’immagine in pagina). Quanto ai tempi, per la progettazione, aggiudicata ad agosto, il consorzio avrà circa un anno e dovrà curare anche la produzione della documentazione per la sottoposizione alla Via – Valutazione di impatto ambientale.
“Oggi stiamo mettendo a sistema un lavoro durato anni che ci ha visto impegnati su molti fronti. Abbiamo avviato numerosi progetti e, per questo, ottenuto cospicui finanziamenti statali e governativi che ci consentono di assicurare un’adeguata copertura finanziaria degli interventi e di garantire l’equilibrio di bilancio dell’Ente. Entro il 2026, è questo il nostro obbiettivo, prenderanno corpo progetti di portata epocale, tali da rendere il sistema portuale veneto significativamente più evoluto ed efficiente” ha commentato Di Blasio.
A.M.
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