Federazione del Mare e Wista Italy insieme per parità di genere e sostenibilità
Firmato un protocollo di intesa. Fra le priorità collaborare con l’Imo per fare emergere a livello mondiale i dati italiani 2024 sull’occupazione femminile nel settore marittimo
Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, e Costanza Musso, presidente di Wista Italy, hanno firmato il Protocollo d’intesa e collaborazione con il quale le due organizzazioni si impegnano a promuovere la parità di genere, la sostenibilità e lo sviluppo del settore marittimo attraverso iniziative condivise e strategie sinergiche.
Il protocollo, spiega una nota della Federazione del Mare, segna un passo significativo verso una maggiore collaborazione tra le due organizzazioni per divulgare il valore dell’economia blu e favorire la coscienza pubblica di tutti gli aspetti del mare, a partire da quelli socio-economici e di relazioni internazionali, e si propone di consolidare il ruolo delle donne nel mondo dello shipping, della logistica e delle attività connesse, con un approccio inclusivo e innovativo.
“Con questa firma consolidiamo il nostro impegno per un settore marittimo più equo e sostenibile – ha dichiarato Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare – Lavorare con Wista Italy significa anche unire le forze per valorizzare il ruolo delle donne e affrontare insieme le sfide del futuro rafforzando il dialogo istituzionale a livello nazionale e internazionale, per creare opportunità di crescita e cambiamento positivo nel settore. La firma di questo Protocollo d’Intesa sottolinea l’importanza della cooperazione tra istituzioni, associazioni e aziende del settore per affrontare con successo le sfide globali e costruire un cluster marittimo sempre più competitivo e inclusivo”.
“Questa partnership rappresenta un’importante opportunità per promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione – ha aggiunto Costanza Musso, presidente di Wista Italy – sono certa che una maggiore sinergia tra Wista Italy e Federazione del Mare potrà favorire lo scambio di esperienze e conoscenze, fornendo un’istantanea dell’economia blu dal punto di vista delle donne e delle sfide che devono affrontare nei settori dell’economia del mare, allo scopo di migliorare le relazioni umane, professionali e istituzionali, con particolare riferimento al ruolo della donna nel mondo dei trasporti e della logistica. Siamo orgogliose di collaborare con la Federazione del Mare per creare un futuro marittimo più giusto e innovativo”.
“In quest’ottica – ha affermato la presidente di Wista Italy – le nostre associazioni si stanno attivando insieme per promuovere l’indagine che l’Imo ha lanciato a livello mondiale sull’occupazione femminile nel settore marittimo. Alla prima indagine lanciata dall’Imo nel 2021 l’Italia non ha partecipato. Sarebbe molto importante un’adesione compatta del cluster marittimo per poter far emergere i dati italiani per il 2024”.
Sia Wista Italy che Federazione del Mare, celebrano nel 2024 i loro primi 30 anni dalla loro costituzione; ambedue si ispirano ai principi dell’associazionismo tra enti, portatori dei medesimi valori di promozione, valorizzazione degli scambi di contatti ed esperienze tra i soci, formazione e crescita professionale nonché l’aggiornamento tecnico e culturale.
“30 anni per entrambe le nostre associazioni in cui il cluster marittimo è cresciuto molto anche grazie al nostro lavoro e alle aziende che fanno parte delle associazioni – ha affermato Costanza Musso – Le donne in 30 anni sono entrate in forza nel cluster marittimo e oggi devono raggiungere anche posizioni apicali come la governance dei porti e delle associazioni. Contiamo di lavorare insieme alla Federazione anche su questo per permettere al settore di crescere anche grazie alla presenza femminile portatrice di intelligenza empatica e di inclusione”.
Mario Mattioli, nel sottolineare l’esigenza che le aziende devono cominciare a indicare le donne come loro rappresentanti nelle loro associazioni di categoria, ha inoltre rilevato che lo scopo del Protocollo “è proprio quello di promuovere nel comparto la consapevolezza dell’importanza del ruolo femminile per lo sviluppo del settore. Bisogna dire che molte associazioni del settore marittimo si stanno attivando già da tempo e che la Federazione del Mare ha costituito un Comitato ad hoc proprio per affrontare il tema dell’inclusione e della parità di genere nella visione più ampia dei fattori Esg, cioè Ambiente, Società e Governance”.
La Federazione del Sistema Marittimo Italiano dal 1994 (Federazione del Mare) – ricorda la nota – membro dell’European Network of Maritime Cluster, rappresenta la componente industriale del cluster marittimo italiano e ha il fine di dare rappresentanza unitaria al mondo marittimo del Paese, per consentirne l’apprezzamento come fattore di sviluppo ed affermarne la comunanza di valori, di cultura e di interessi, che scaturisce anche dal costante confronto con l’esperienza internazionale.
Wista Italy, istituita nel 1994, membro di Wista Women’s International Shipping and Trading Association, ha come scopo la promozione e lo sviluppo della figura femminile nelle professioni marittimo-portuali, del commercio e dei trasporti nazionali ed internazionali. In particolare prevede formazione, condivisione di esperienze, visite tecniche, best practice internazionali, interventi a conferenze e workshop, networking e un forte impegno con tutte le parti interessate per raggiungere l’obiettivo Imo del riconoscimento del ruolo delle donne nel settore marittimo.
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