Nuova fiammata per i noli container Cina – Italia (+22%)
Tornano a rialzare la testa i noli per spedizioni via mare di container da Shanghai a Genova
Tornano a rialzare la testa i noli per spedizioni via mare di container da Shanghai a Genova. Dopo alcune settimane caratterizzate da oscillazioni limitate, le tariffe per l’invio di box da 40 piedi sulla rotta hanno infatti recuperato il 22% negli ultimi sette giorni – la più alta risalita registrata dal consueto bollettino di Drewry, elaborato sulle otto tratte principali – chiudendo a 5.496 dollari, circa 1.000 in più rispetto all’ultimo aggiornamento, ovvero su un valore superiore del 242% a quello di un anno prima.
A registrare una impennata paragonabile sono stati nell’ultima settimana anche i costi delle spedizioni dallo scalo cinese verso Rotterdam, in aumento del 19% a 4.775 dollari (256% in più rispetto alla stessa data del 2023). Le due tendenze, così forti, hanno spinto verso l’alto anche il valore medio delle tariffe globali, rappresentato dal Composite Index di Drewry, che nell’ultima elaborazione risulta quindi in aumento del 6% a 3.533 dollari. Detto questo le altre rotte analizzate hanno vissuto però dinamiche molto diverse. Tra le più rilevanti, si segnalano il forte calo dei costi di spedizione registrato sulla tratta Shanghai – Los Angeles, -12% a 3.719 dollari (stabile a 5.160 dollari invece i costi verso New York) e le poche variazioni delle tariffe transatlantiche, con quelle per spedizioni da Rotterdam a New York in calo dell’1% a 2,649 dollari e quelle in direzione opposta a in aumento del 2% a 807 dollari.
Riguardo le prossime evoluzioni, gli analisti hanno segnalato di attendersi un aumento delle tariffe sul trade transpacifico già nella prossima settimana, considerato che i timori sui possibili scioperi nei porti del paese da parte della Ila (International Longshoremen’s Association) nel mese di gennaio – in vista della ripresa delle negoziazioni sul contratto il 15 del mese – spingerà gli operatori verso il front-loading ovvero l’invio anticipato della merce.
Relativamente all’andamento delle tariffe nel medio e lungo periodo, è interessante riportare le osservazioni presentate ieri da Enrico Pastori di Trt nel corso del convegno di Animp “Le nuove rotte della logistica tra geopolitica e sviluppo sostenibile” andato in scena a San Donato Milanese. Nelle sue slide, l’analista ha evidenziato infatti come negli anni passati queste registrassero perlopiù “oscillazioni con tendenza a ribasso determinata principalmente da crescita dimensionale navi e offerta sulle principali rotte”, mentre in questo e nel prossimo anno a modificarle non saranno più i tipici fattori di mercato – quali domanda, offerta, costo del carburante – ma “tanti fattori contingenti imprevedibili con effetti a catena (meno capacità di previsione, incertezza di scheduling, ritardi, congestione, incremento costi accessori, assicurazioni, ecc.)”.
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