Il Governo di nuovo in soccorso dei portuali tarantini
Prorogata l’agenzia del transhipment dello scalo pugliese. Ma l’intervento rischia di bloccare la creazione dell’articolo 17 a Gioia Tauro: in arrivo un emendamento
A pochi giorni dalla doccia fredda della Legge di bilancio, i portuali tarantini ex dipendenti di Taranto Container Terminal ritrovano il sorriso: le risorse per il mantenimento della Taranto Porto Workers Agency sono state prorogate a tutto il 2026.
Si tratta di una delle agenzie che una legge del 2016 consentì alle Autorità portuali sedi di terminal di transhipment in crisi di costituire, onde assumere gli esuberi e inquadrarli in una sorta di impresa fornitrice di manodopera temporanea ex articolo 17 della legge portuale, in attesa di ricollocarli. Se a Gioia Tauro il terminalista è rimasto operativo e i numeri dell’agenzia non sono mai andati oltre le decine, a Cagliari e soprattutto a Taranto la situazione s’è rivelata negli anni difficoltosa, al punto da dover più volte prorogare norma e risorse atte a coprire l’indennità di mancato avviamento (ammortizzatore sociale specifico per gli articoli 17).
Per gli oltre 320 portuali tarantini l’ultima proroga sarebbe scaduta a fine anno. Dopo la bocciatura di specifico emendamento alla Finanziaria, il Governo ha provveduto, rendendo noto che col Decreto approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri e dedicato a Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza “si estende di ulteriori 24 mesi l’operatività delle agenzie per il lavoro dei porti di Gioia Tauro, Taranto e Cagliari” (stanziati 7,8 milioni di euro annui).
La notizia, attesa anche a Cagliari (dove la scadenza sarebbe stata a luglio 2025), è stata invece accolta diversamente a Gioia Tauro. In Calabria l’Adsp proprio pochi giorni fa era giunta al termine del percorso che prevedeva la trasformazione dell’agenzia in impresa ex art.17 vera e propria, con un organico autorizzato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti calibrato sulle esigenze degli operatori locali e ben superiore al personale residuo (120 unità contro 50).
Le legge del 2016, appena prorogata, prevede però che le Adsp possano procedere alla trasformazione in articoli 17 comma 5 (individuando cioè senza gara il fornitore di manodopera temporanea) solo alla scadenza dell’agenzia. “Ma noi – ha spiegato Andrea Agostinelli, presidente dell’Adsp – e i nostri terminalisti abbiamo bisogno che il 17 debitamente strutturato entri in funzione ben prima, a marzo del prossimo anno. Per questo abbiamo lavorato alla proposta di un emendamento che ci consenta di procedere alla trasformazione anche prima della scadenza: siamo fiduciosi possa venir a breve accolto, dato che per le finanze sarebbe una misura addirittura vantaggiosa”.
A.M.
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