No al rinnovo della cassa integrazione: sindacati all’attacco di Contship sul porto di Cagliari
“Contship Italia lascia volontariamente a casa 200 dipendenti del Porto Canale di Cagliari senza la cassa integrazione per sei mesi. Cassa integrazione che sarebbe stata a costo zero per l’azienda attraverso lo strumento messo a disposizione dal Governo”. Lo annuncia con preoccupazione il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, a seguito della riunione per […]
“Contship Italia lascia volontariamente a casa 200 dipendenti del Porto Canale di Cagliari senza la cassa integrazione per sei mesi. Cassa integrazione che sarebbe stata a costo zero per l’azienda attraverso lo strumento messo a disposizione dal Governo”. Lo annuncia con preoccupazione il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, a seguito della riunione per il futuro del porto industriale di Cagliari che si è tenuta ieri in tarda serata al Ministero dello sviluppo economico.
“E’ un gesto irresponsabile da parte dell’azienda di cui non riusciamo a comprendere il senso” commenta Zonca. “Un’azienda che ha avuto per 23 anni tanto dalla Sardegna e dai propri dipendenti oggi decide di non applicare uno strumento che avrebbe tutelato a costo zero 200 famiglie per i prossimi sei mesi. Questo gesto irresponsabile crea forte preoccupazione non solo per Cagliari ma anche per il comportamento di Contship negli altri scali. Riteniamo che le aziende che stanno sul territorio italiano non possano permettersi di comportarsi in questo modo e speriamo che il Governo e le istituzioni regionali stiano vicini ai dipendenti per supportarli e far si che il porto di Cagliari abbia un rilancio nel transhipment con le migliori prospettive future”.
Sul tema è intervenuta anche la segreteria nazionale di Uiltrasporti parlando di “una decisione grave e ingiustificata, tanto più che a Contship Italia sono stati concessi dalla Autorità di Sistema Portuale ulteriori mesi per il ripristino e la consegna delle banchine e dei beni mobili”. A seguito dell’epilogo negativo delle negoziazioni avviate lunedì mattina tra Mise, Ministero del Lavoro, Mit, Ministero Sud, Invitalia, Regione Sardegna, AdSP Mar di Sardegna, Contship Italia, i liquidatori di Cict e le segreterie nazionali e territoriali sia di categoria che confederali di Cgil, Cisl, Uil, quest’ultima aggiunge: “E’ urgente individuare insieme alle istituzioni le migliori soluzioni possibili attraverso il tavolo permanente di confronto già convocato per i prossimi giorni, che individui misure integrative o alternative alla Naspi.