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Piano ‘Piombino 2030’ di Jsw Steel: in arrivo acciaio, rigassificatore, eolico offshore e cantiere navale
È stato presentato ufficialmente il piano industriale denominato Piombino 2030 per il rilancio dello stabilimento siderurgico di Jsw Steel Italy a Piombino. Molteplici potrebbero essere i riflessi per la navalmeccanica e per il trasporto marittimo da e per questo scalo nei prossimi anni. Si tratta di un piano da 84 milioni di euro per le […]
È stato presentato ufficialmente il piano industriale denominato Piombino 2030 per il rilancio dello stabilimento siderurgico di Jsw Steel Italy a Piombino. Molteplici potrebbero essere i riflessi per la navalmeccanica e per il trasporto marittimo da e per questo scalo nei prossimi anni.
Si tratta di un piano da 84 milioni di euro per le acciaierie di Piombino e Invitalia entrerà nel capitale di Jsw Steel Italy con un apporto iniziale di 30 milioni. La formalizzazione potrebbe avvenire già a ottobre
Secondo il dettagliato resoconto della conferenza stampa fornito da Siderweb, oltre ai 30 milioni che dovrebbero arrivare da Invitalia appena perfezionato l’accordo, il vicepresidente dell’azienda Marco Carrai ha sostenuto di poter contare su altri 50 milioni che Jsa Italy potrà ottenere se sarà raggiunto l’obiettivo di riportare i conti a un Ebitda positivo entro il marzo-aprile 2021. Al finanziamento in questa seconda fase sembra disponibile anche il Fondo d’investimenti Creon con il quale è stato recentemente sottoscritto un più ampio accordo.
In una prima fase l’apporto di capitale in arrivo da Invitalia sarà indirizzato, ha spiegato Carrai, a interventi di messa in sicurezza e recupero di efficienza dei laminatoi con investimenti di 32 milioni che comprenderanno anche l’impianto per la tempra delle rotaie. Il core business dell’azienda resterà l’acciaio, ma sono previste attività sussidiare, nell’obiettivo di ripristinare la piena occupazione dei lavoratori. Da qui gli accordi firmati con il Fondo lussemburghese Creon, che si occuperà in proprio della costruzione a Piombino di un polo energetico. A questo proposito Carrai ha esplicitamente parlato di un rigassificatore e di pale eoliche galleggianti. L’altra partnership è con Fincantieri per la realizzazione sempre a Piombino di piccoli traghetti, piattaforme marine e imbarcazioni da lavoro. A proposito di questa novità rimarrà da capire come si concili la creazione di un nuovo polo navalmeccanica a pochi metri di distanza dal neonato cantiere Piombino Industrie Marittime partecipato da Fratelli Neri e San Giorgio del Porto (quest’ultima società controllata da Genova Industrie Navali di cui Fincantieri è azionista di minoranza).
L’obbiettivo del piano industriale è quello di riportare a Piombino la produzione diretta di acciaio entro il 2025 con la realizzazione di un’acciaieria elettrica. A breve, intanto, sarà stipulato un accordo con un’azienda siderurgica per la fornitura di billette di qualità destinate ad alimentare il treno vergella della Jsw ed è inoltre in corso una trattativa per un’altra partnership con una delle principali aziende europee specializzata nel riciclo degli scarti siderurgici.
Per ciò che riguarda l’occupazione durante la prima fase sono previsti 500 posti di lavoro ai treni di laminazione che potrebbero diventare 800 una volta realizzata l’acciaieria elettrica. Gli altri posti di lavoro sono da trovare nelle altre attività: energia, cantieristica, logistica portuale non necessariamente limitata ai traffici siderurgici.