A Marghera e Venezia rallenta la perdita di volumi merci nel terzo trimestre 2020
Continua la flessione dei traffici nei porti di Venezia e Chioggia, anche se si notano alcuni primi segnali di ripresa. I dati relativi al terzo trimestre confermano questa tendenza: il porto di Venezia perde circa 2 milioni di tonnellate rispetto ai primi nove mesi del 2019 (-11%), quello di Chioggia perde nello stesso periodo circa […]
Continua la flessione dei traffici nei porti di Venezia e Chioggia, anche se si notano alcuni primi segnali di ripresa. I dati relativi al terzo trimestre confermano questa tendenza: il porto di Venezia perde circa 2 milioni di tonnellate rispetto ai primi nove mesi del 2019 (-11%), quello di Chioggia perde nello stesso periodo circa 313 mila tonnellate, dato che equivale a un -33%.
Per quanto riguarda lo scalo veneziano, una rilevante porzione del traffico perduto è ricollegabile al crollo delle importazioni di carbone (-69,5%) dovuto al graduale abbandono di questa fonte energetica da parte dell’Italia: al netto del carbone, infatti, la flessione registrata a Venezia tra gennaio e settembre si sarebbe attestata a un -7%. A Porto Marghera le rinfuse liquide segnano un -6,8% (-464 mila tonnellate), le rinfuse solide, compreso il carbone, si attestano sul -19,9% (-903 mila tonnellate) e il general cargo registra un -9,7% (-712 mila tonnellate). Tra le voci in positivo, prodotti alimentari come i mangimi e i semi oleosi, che crescono del 3,4%, i prodotti metallurgici, in aumento del 6,3% e i prodotti chimici (+3,8%). I contenitori perdono 51 mila Teu (-11,4%) ed è in calo anche il traffico passeggeri dei traghetti (-78,4%), mentre il traffico crocieristico è rimasto sostanzialmente azzerato quest’anno (-99,5%), con 5.653 passeggeri rispetto agli 1,3 milioni del 2019.
Passando al porto di Chioggia risultano azzerate le poche rinfuse liquide, costituite da prodotti chimici, transitate nel porto nel 2019 mentre le rinfuse solide sono in flessione del 9%, trascinate giù in particolare dai prodotti metallurgici e per l’edilizia (cemento, calce, malta) che perdono circa 64mila tonnellate rispetto ai primi tre trimestri 2019. Sempre in questa categoria di merci, ci sono anche eccezioni: come i prodotti chimici solidi, che crescono del 20% raggiungendo le 105 mila tonnellate. In calo del 64,5% anche il general cargo.
“Analizzando i dati per trimestre emergono segnali di miglioramento nel periodo tra luglio e settembre rispetto ai primi due trimestri dell’anno. Il calo congiunturale è, infatti, dell’8,5% rispetto al -14,3% del periodo aprile-giugno. Questo senza considerare la zavorra dei prodotti carboniferi che, inevitabilmente date le scelte energetiche nazionali, sono destinati a divenire residuali nella composizione delle merci scambiate nei nostri porti. Il terzo trimestre, inoltre, presenta dati positivi per il settore ro-ro con +24mila tonnellate, risultato trimestrale migliore registrato da giugno 2019” spiega il Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, Pino Musolino.
“Anche il settore energetico, nonostante il calo cronico del carbone, mostra dei miglioramenti: il terzo trimestre risulta il migliore tra quelli del 2020 anche se i valori non sono ancora sui livelli registrati nel terzo trimestre 2019. Lo stesso vale anche per i container, dove si intravede una tendenza al miglioramento nel terzo trimestre 2020 nonostante i valori tuttora inferiori a quelli dell’anno precedente”.
L’Autorità di Sistema conferma di lavorare alacremente per far sì che questi segnali di ripresa riescano a consolidarsi. “A settembre sono stati scavati 26mila metri cubi di sedimenti nel porto di San Leonardo e 2mila metri cubi nel canale ovest di Porto Marghera. Sempre nello scalo veneziano sono stati ultimati gli approfondimenti sull’analisi dei sedimenti della Darsena Rana ed è ora in fase di redazione il progetto di escavo che sarà poi trasmesso al Piopp. Per quanto riguarda l’attività di escavo del Canale Malamocco – Marghera, autorizzata all’inizio di ottobre, AdSP sta svolgendo tutte le azioni propedeutiche all’avvio dei lavori e, per quanto riguarda il porto di Chioggia, l’AdSP ha completato la redazione del progetto per la manutenzione degli accosti di Val Da Rio e attende ora autorizzazione all’avvio dei lavori da parte del Provveditorato” conclude Musolino nel suo resoconto.
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