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A ottobre mercato auto nuovamente stabile in Italia
Dopo un settembre di recupero (+9,7%), spinto anche dall’effetto degli incentivi, il mercato delle auto è tornato a fermarsi. In ottobre, ha evidenziato Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) sulla base dei dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 156.978, ovvero in linea con le 157.262 dello stesso periodo dello scorso anno […]
Dopo un settembre di recupero (+9,7%), spinto anche dall’effetto degli incentivi, il mercato delle auto è tornato a fermarsi.
In ottobre, ha evidenziato Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) sulla base dei dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 156.978, ovvero in linea con le 157.262 dello stesso periodo dello scorso anno (-0,2%). Il dato progressivo aggiornato ad ottobre mostra una flessione del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di oltre 500.000 vetture ‘perse” (da 1.625.500 a 1.123.194).
Non meno drammatiche le stime sull’intero 2020: “Le previsioni per fine anno – ha affermato Michele Crisci, presidente dell’associazione – proiettano un livello di immatricolazioni che dovrebbe attestarsi probabilmente al di sotto di 1.400.000 unità, in calo di oltre il 27% rispetto al 2019, una riduzione drammatica che ha un solo precedente nella storia moderna. Senza contare poi un eventuale e possibile nuovo lockdown generalizzato che peggiorerebbe ulteriormente la già pesante situazione”.
Uno scenario che avrebbe pesanti ripercussioni anche su mercati collegati come quello della logistica di auto e di parti di ricambio.
Da notare che, dal punto di vista degli utilizzatori, l’andamento del mese di ottobre mostra comunque una performance di crescita a doppia cifra (+11,4%) per gli acquisti dei privati, grazie al sostegno degli incentivi governativi, con una flessione sul cumulato dei primi 10 mesi che resta comunque pari al -23,4%.
“Inarrestabile” secondo Unrae invece il calo delle immatricolazioni compiute dalle società (-38%), con una performance da gennaio a ottobre pari al -45%. Secondo Crisci “l’esperienza degli ultimi mesi mostra chiaramente l’insufficienza di una politica incentrata su incentivi ‘mordi e fuggi’. Appare oltretutto evidente, nell’attuale fase di emergenza economica, che la scelta di non rifinanziare i fondi legati alla fascia di CO2 più importante dal punto di vista dei volumi ha immediatamente rifermato il mercato”. Il presidente di Unrae ha concluso il suo intervento chiedendo “di dare maggiore continuità al sostegno del settore automotive, già a partire dalla prossima Legge di Bilancio” e di approntare “un approccio strategico verso soluzioni strutturali che accompagnino la transizione tecnologica verso la mobilità a zero emissioni, includendo tutta la filiera produttiva e commerciale”.