In una settimana altro balzo verso l’alto (+23%) per i noli container Asia – Mediterraneo
Capacità ridotta, e in parte dirottata verso le rotte transpacifiche, unita a scarsa disponibilità di equipment, hanno fatto schizzare verso l’alto nel giro di una settimana i noli per il trasporto marittimo di container tra Asia ed Europa. Il Shanghai Containerized Freight Index ha visto in questi sette giorni un rialzo del 27%, con un […]
Capacità ridotta, e in parte dirottata verso le rotte transpacifiche, unita a scarsa disponibilità di equipment, hanno fatto schizzare verso l’alto nel giro di una settimana i noli per il trasporto marittimo di container tra Asia ed Europa.
Il Shanghai Containerized Freight Index ha visto in questi sette giorni un rialzo del 27%, con un valore medio per Teu ora a 2.091 dollari, mentre in particolare per i viaggi dall’Oriente al Mediterraneo si arriva a 2.291 dollari per Teu, con un aumento del 23%.
Una situazione che non sembra destinata a mutare a breve. Secondo Sea Intelligence, nel mese di dicembre la capacità impiegata sulla rotta transpacifica, a cui i carrier stanno dando la priorità, crescerà infatti 27,3%, mentre quella tra Asia ed Europa aumenterà solo del 6,7%.
L’elevato livello delle rate di nolo, osservato indistintamente tra i big del trasporto container dallo scoppiare della pandemia, ha indotto però nel frattempo la Federal Maritime Commission degli Stati Uniti a rialzare l’attenzione sulle alleanze tra liner. La commissione ha richiesto ora alla 2M, a The Alliance e a Ocean Alliance di inviare ora i propri report di traffico su base mensile, anziché trimestrale come fatto finora, motivando la la decisione con la necessità di ricevere aggiornamenti più puntuali dai suoi analisti sull’andamento delle rotte transatlantiche e transpacifiche, dove si è osservata un’elevata fluttuazione del mercato.
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