I programmi per il 2021 della Federazione del Mare
Il 2020 è stato un annus horribilis per tutta l’economia nazionale e anche per il settore della logistica e dei trasporti, ma la pandemia ha anche fatto emergere chiaramente “l’importanza del settore marittimo-portuale il cui ruolo fondamentale è stato riconosciuto dalle istituzioni, sia italiane che estere”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione del Mare, […]
Il 2020 è stato un annus horribilis per tutta l’economia nazionale e anche per il settore della logistica e dei trasporti, ma la pandemia ha anche fatto emergere chiaramente “l’importanza del settore marittimo-portuale il cui ruolo fondamentale è stato riconosciuto dalle istituzioni, sia italiane che estere”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione del Mare, Mario Mattioli, durante la riunione in videoconferenza del consiglio dell’associazione, cui hanno preso parte tra gli altri i vicepresidenti Anton Francesco Albertoni (Confindustria Nautica), Luigi Giannini (Federpesca) e Vincenzo Petrone (Assonave), il segretario generale Laurence Martin, i vice segretari generali Francesco Giannotti (Assoporti), Marco Paifelman (Federagenti) e Marina Stella (Confindustria Nautica).
Dopo avere ricordato la figura di Francesco Nerli, “protagonista per molti anni del mondo marittimo-portuale”, Mattioli è passato a parlare dei progetti e degli impegni per il 2021, ricordando l’importante riconoscimento ottenuto dal cluster marittimo quest’anno con l’istituzione di una vicepresidenza di Confindustria con delega specifica all’Economia del mare (ruolo assegnato lo scorso aprile a Natale Mazzuca). Un “grande stimolo” per la Federazione del Mare che nel 2021 dovrà capitalizzare questo riconoscimento cogliendo l’occasione della presidenza italiana del G20 e delle iniziative B20 guidate dalla task force di Confindustria, per mettere il mare al centro della ripresa di un’economia blu sostenibile”.
Nella riunione è stata anche auspicata una “azione politica” per la ripartenza del settore crocieristico, una “eccellenza italiana”. Tra gli intervenuti all’incontro Mario Vattani (DG Mondializzazione e le Questioni Globali del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale), che ha illustrato la partnership Italia-Iora (Indian Ocean Rim Association), focalizzata in particolare al sostegno di politiche volte a promuovere la blue economy e attività legate al settore marittimo, e ringraziato la Federazione per il concreto contributo alle negoziazioni.
Successivamente Daniele Bosio, Coordinatore Mare della DG per gli Affari Politici e di Sicurezza del Maeci, ha illustrato con Leonardo Manzari l’iniziativa WestMed, presieduta nel 2020 dall’Italia insieme al Marocco, che ha l’obiettivo di promuovere il potenziale dell’economia blu nel Mediterraneo occidentale. In particolare la presidenza italiana si è concentrata su iniziative per la sostenibilità del trasporto e del green shipping, nonché per una maggiore integrazione dei cluster del Mediterraneo.
Bosio ha anche illustrato la proposta di legge, il cui iter parlamentare è ancor in corso, che mira alla creazione di una zona economica esclusiva, che permetterà all’Italia di esercitare il diritto sovrano di sfruttamento esclusivo delle risorse naturali e l’installazione di strutture artificiali per la tutela ambientale e la ricerca scientifica e sarà anche un importante strumento per sostenere la blue economy e tutto l’indotto economico delle comunità costiere.
Fabrizio Monticelli, Direttore esecutivo di Formare, infine ha illustrato il progetto europeo Skillsea per la promozione della cooperazione strategica tra mondo dello shipping, centri di formazione e autorità competenti.
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