Miliardi di euro per le opere nel porto di Genova che però fatica a spenderli
Oltre al salvataggio della Culmv – Paride Batini, il comitato di gestione dell’AdS del Mar Ligure Occidentale riunitosi lunedì 7 dicembre ha anche approvato il Bilancio di Previsione 2021 della port authority, il Programma Triennale delle Opere Ordinario 2021-2023 e il Programma Straordinario 2019-2021 di cui alla Legge 130/2018 (la cosiddetta ‘Legge Genova’ per il […]
Oltre al salvataggio della Culmv – Paride Batini, il comitato di gestione dell’AdS del Mar Ligure Occidentale riunitosi lunedì 7 dicembre ha anche approvato il Bilancio di Previsione 2021 della port authority, il Programma Triennale delle Opere Ordinario 2021-2023 e il Programma Straordinario 2019-2021 di cui alla Legge 130/2018 (la cosiddetta ‘Legge Genova’ per il dopo Morandi). Le risorse economiche messe a disposizione da quest’ultima norma sono molte ma rimangono appena dodici mesi di tempo per sfruttarle perché il termine per completare gli investimenti è la fine del prossimo anno. Anche se non va dimenticato che la realizzazione della nuova diga foranea e gli interventi di ultimo miglio ferroviario rientreranno anche nel Piano Nazionale di Ripesa e Resilienza.
Una nota dell’AdSP genovese spiega che nel dettaglio “il Bilancio di Previsione 2021 presenta entrate per 409 milioni di euro e uscite per 468 milioni di euro con un saldo di 57 milioni di euro coperto attraverso il ricorso all’avanzo di amministrazione accumulato nei precedenti esercizi. L’ingente mole di investimenti che caratterizza il Bilancio di Previsione 2021 trova quindi parte del suo finanziamento proprio nell’avanzo di amministrazione che dal 2020 al 2021 passa da 104milioni di euro a 45 milioni di euro. Le entrate correnti (95 milioni di euro) poggiano su due pilastri fondamentali rappresentati dalle tasse e dagli introiti per canoni demaniali. Per quanto riguarda le tasse portuali si prevede un’entrata di 51 milioni di euro, dato che sconta una previsione di ripresa dei traffici rispetto al 2020 in coerenza con le proiezioni macroeconomiche in termini di prodotto interno lordo, mentre per le concessioni demaniali si prevedono entrate pari 39 milioni di euro in aumento rispetto all’assestato 2020”.
Le Entrate in conto capitale ammontano a circa 300 milioni di euro riconducibili per circa il 50% a contributi statali e per il restante 50% a mutui stipulati da AdSP e finanziati con risorse proprie dell’Ente.
Le Spese correnti prevedono un importo di 78 milioni di euro le cui principali componenti sono costituite da 24,9 milioni di euro per il personale, che sarà ancora interessato da un significativo programma di assunzioni, da 21,4 milioni di euro di spese per acquisti e consumi, nel cui ambito rientrano le categorie soggette ai tetti di spesa fissati dalle Leggi nazionali, nonché 15 milioni di euro per contenziosi connessi in maniera rilevante alle cosiddette “cause amianto” riconducibili a situazioni lavorative molto risalenti nel tempo.
Il bilancio “capitale” del triennio 2021-2023 vedrà l’ente impegnato a condurre il rilevante piano degli investimenti ordinario e straordinario. “Il Programma Straordinario di cui alla Legge 130/2018 (c.d. “Decreto Genova”) prevede ad oggi investimenti per 2,070 miliardi di euro con un enorme carico di lavoro e di impegno che sarà assunto dall’Autorità di Sistema Portuale. Tra gli investimenti previsti nel programma straordinario figurano la Nuova Diga Foranea del Porto di Genova (Fase A) per 700 milioni di euro e il progetto afferente la “razionalizzazione dell’accessibilità dell’area portuale industriale di Genova Sestri Ponente” per 480 milioni di euro di cui al comma 72 della legge 160/2019. Sono inoltre previsti 157 milioni di euro per realizzazione della Fase 1 dell’intervento di Nuova Calata Sestri Ponente, 29 milioni di euro per i progetti di elettrificazione delle banchine “Cold ironing” di Genova e Savona, 170 milioni di euro di interventi stradali, 176 milioni di euro di interventi afferenti terminal e banchine, 126 milioni di euro di interventi ferroviari, 152 milioni di euro di interventi di integrazione città – porto e 26 milioni di euro di interventi per il collegamento intermodale dell’aeroporto Cristoforo Colombo con la città di Genova.
Ingente l’ammontare di risorse messo in campo: 606 milioni di euro nei bilanci AdSP, 669 milioni di euro messi a disposizione da altri soggetti coinvolti e 795 milioni di euro con risorse in corso di reperimento.
Anche il Programma Triennale Ordinario delle Opere 2021-2023 prevede investimenti 2021 per 89 milioni di euro (66 milioni per lo scalo di Savona e 13 milioni per lo scalo di Genova) e 30,1 milioni di euro per il 2022.
Le spese in conto capitale prevedono inoltre servizi di supporto tecnico (14 milioni di euro), spese per l’Acquisizione delle aree per la realizzazione del Terminal Ferroviario annesso al porto di Savona Vado (5 milioni di euro), e 10 milioni di euro di rimborso rate in conto capitale.
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