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Automazione in banchina e quiescenza dei portuali: gli appelli di Ancip e Assoporti
Automazione in banchina e quiescenza dei lavoratori portuali sono due fattori che associazioni di categoria e istituzioni devono necessariamente affrontare in Italia. Si tratta di materie non più rinviabili. Nei giorni scorsi, durante la presentazione dell’ultimo saggio curato da Andrea Appetecchia per Isfort, il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, a proposito dell’automazione ha detto: “A […]
Automazione in banchina e quiescenza dei lavoratori portuali sono due fattori che associazioni di categoria e istituzioni devono necessariamente affrontare in Italia. Si tratta di materie non più rinviabili.
Nei giorni scorsi, durante la presentazione dell’ultimo saggio curato da Andrea Appetecchia per Isfort, il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, a proposito dell’automazione ha detto: “A Rotterdam ci sono gru guidate da remoto. Deviazioni del sistema per cui noi non siamo pronti; razionalizzazioni di costi che non ci devono interessare”. Rossi ha poi aggiunto: “Il valore del lavoro umano dev’essere sostenuto” e ha precisato che “gli investimenti in tecnologia vanno indirizzati”. Insomma la priorità secondo Rossi è il lavoro, la tecnologia può attendere.
Oggi con una nota l’Ancip (Associazione nazionale compagnie imprese portuali) ha evidenziato come i temi circa le opportunità di investimenti sulla formazione e sul pensionamento anticipato degli operatori logistico portuali, non devono passare in secondo piano ma devono essere punti focali nel dibattitto nazionale.
“Fino ad ora abbiamo letto di investimenti del comparto dei trasporti e della logistica
solo declinati alle infrastrutture, ma nessun accenno a quelli, imprescindibili, sulle risorse
umane. Le stesse che, durante questa crisi pandemica, stanno garantendo con enorme
sacrifici la tenuta del sistema logistico evitando il tracollo socio-economico della nostra
nazione” sostiene il presidente Luca Grilli. “Per questi motivi, come presidente di A.N.C.I.P., ho ritenuto di organizzare una riunione iniziale con le altre associazioni di categoria Assoporti, Assiterminal e Assologistica per constatare se vi siano unioni di intenti circa questi temi fondamentali e se le stesse poi confluiranno in un progetto unitario da condividere coi sindacati e successivamente sottoporre all’attenzione delle istituzioni per una celere, si spera, approvazione”.
Grilli ha così roseguito: Ritengo che le nostre associazioni debbano necessariamente cominciare a ragionare congiuntamente, anche a fronte degli ingenti fondi che saranno messi a disposizione dell’Europa, circa un progetto su scala nazionale che contempli, come già esposto, da un lato la formazione e il potenziamento delle competenze, anche digitali, degli operatori, dall’altra un grande piano di investimenti straordinari per accompagnare e anticipare la quiescenza degli operatori portuali che hanno raggiunto la soglia dei sessant’anni. Come A.N.C.I.P. abbiamo sempre sostenuto che la competitività del sistema portuale nazionale risiede principalmente nelle performance dei lavoratori dei nostri porti che però sono costantemente esposti a un duro lavoro che incide sul fisico che si usura più precocemente rispetto ad altri contesti lavorativi. Tale azione, inoltre, consentirà un turn-
over che avrà degli scenari significativi per le nuove generazioni che saranno protagoniste di un ringiovanimento che renderebbe l’intero sistema logistico portuale ancora più
competitivo”.