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Traffici ro-ro dalla Turchia: il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste chiede di più
Il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste (Clpt) è intervenuto sulla questione della presunta concorrenza distorta fra i porti italiani affacciati sul Mar Adriatico nel trasporto ro-ro per effetto dell’esenzione del pagamento delle tasse automobilistiche per i veicoli immatricolati in Turchia concessa dallo scalo giuliano. Il tema è stato oggetto di una segnalazione inviata all’amministratore unico […]
Il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste (Clpt) è intervenuto sulla questione della presunta concorrenza distorta fra i porti italiani affacciati sul Mar Adriatico nel trasporto ro-ro per effetto dell’esenzione del pagamento delle tasse automobilistiche per i veicoli immatricolati in Turchia concessa dallo scalo giuliano. Il tema è stato oggetto di una segnalazione inviata all’amministratore unico di Ram Spa, Zeno D’Agostino, nonché presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Orientale.
“L’azienda Istop Spamat, che opera nel Porto di Bari, ha recentemente sollevato una polemica riguardo al fatto che i camion turchi che effettuano trasporto merci da e per il Porto Franco Internazionale di Trieste sono esentati dal pagamento delle tasse
automobilistiche, cosa che dimostrerebbe un presunto trattamento di favore per il Porto Franco Internazionale di Trieste e a svantaggio dei porti italiani da parte delle autorità
italiane” premette Clpt.
Che poi entra nel merito della sua replica dicendo: “A tale riguardo vogliamo solo ricordare che le autorità italiane è da ormai 67 anni che NON applicano al Porto Franco Internazionale di Trieste la normativa internazionale (recepita peraltro nella legislazione italiana) che ne regola l’attività – l’Allegato VIII° del Trattato di Pace firmato il 10 febbraio 1947. Essa prevede la totale detassazione di tutte le attività svolte all’interno del Porto Franco Internazionale di Trieste nonché l’assunzione diretta da parte dell’ente gestore del porto di tutti i lavoratori impiegati nel Porto Franco Internazionale. La misura di cui ci si lamenta e che rappresenterebbe un indebito favoritismo è quindi una briciola rispetto a quanto dovrebbe essere applicato!”.
L’esenzione fiscale riservata ai mezzi di targa turca è stata infatti il risultato di un’apposita ratifica mentre altre misure non hanno seguito lo stesso iter e dunque non risultano applicate.
La nota del Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste conclude dicendo: “Cogliamo l’occasione per ribadire per l’ennesima volta quella che è la rivendicazione di base dei lavoratori portuali triestini e che è in questo momento anche l’unico strumento che può consentire lo sviluppo economico e nuova occupazione stabile e dignitosa per i
troppi disoccupati, sottoccupati e precari di Trieste – l’applicazione delle norme dell’Allegato VIII!”.