Ultime dal porto di Genova: confermato lo sciopero di domani 5 marzo
L’ultimo confronto in programma questa mattina con terminalisti e con il presidente della port authority Paolo Emilio Signorini si è risolto in un nulla di fatto e quindi “lo sciopero dei lavoratori portuali in programma domani 5 marzo a Genova si farà”. Lo ha confermato a SHIPPING ITALY Enrico Poggi (Cgil), spiegando che l’astensione dal […]
L’ultimo confronto in programma questa mattina con terminalisti e con il presidente della port authority Paolo Emilio Signorini si è risolto in un nulla di fatto e quindi “lo sciopero dei lavoratori portuali in programma domani 5 marzo a Genova si farà”.
Lo ha confermato a SHIPPING ITALY Enrico Poggi (Cgil), spiegando che l’astensione dal lavoro, della durata di 24 ore, avrà come momenti chiave un primo presidio al varco portuale di Ponte Etiopia, cui ne seguirà poi un altro sotto la sede di Confindustria. “Non ci saranno cortei, per non creare disagi alla cittadinanza in relazione in particolare allo svolgimento del piano vaccinale, come richiesto anche ieri nell’incontro cui hanno partecipato anche il prefetto, il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, oltre a OoSs e industriali”.
Lo sciopero dei lavoratori portuali genovesi è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti alcuni giorni fa come reazione a una lettera trasmessa dai terminalisti locali all’Autorità di Sistema Portuale incentrata sui versamenti girati dai concessionari alla Culmv dal 2013 per ripianarne le perdite d’esercizio.
Versamenti per “adeguamenti tariffari postumi” per i quali i terminalisti nella missiva hanno in sostanza chiesto un risarcimento, con conseguente messa in mora dell’AdSP, accusata di essere “inerte” rispetto ai propri doveri di vigilanza e controllo.
I lavoratori portuali genovesi hanno ottenuto nel frattempo anche il sostegno delle segreterie di Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil, che hanno evidenziato come la mobilitazione vede coinvolti anche i lavoratori ‘somministrati’ della Compagnia Unica Paride Batini del Porto di Genova, circa 100 addetti “altamente specializzati, con una età media compresa tra i 35 e 40 anni e nell’80 per cento dei casi con moglie e figli a carico”. Una manifestazione di vicinanza è arrivata anche dai lavoratori del comparto Filt Cgil della logistica, che rappresenta i lavoratori dell’autotrasporto, delle cooperative merci e logistica, delle agenzie marittime e delle case di spedizioni. Con una nota firmata da Marco Gallo e Leonardo Cafuoti, hanno infatti espresso la propria solidarietà a “questa lotta che non è solo dei lavoratori portuali, ma di tutti coloro che gravitano intorno al porto di Genova”, annunciando che “a sostegno della protesta sarà presente in manifestazione una delegazione di autisti del trasporto merci”.
La sezione Terminal Operators di Confindustria Genova ha invece diffuso una nota in cui afferma che “sono stati mantenuti tutti i patti e gli impegni, anche di carattere economico e finanziario, sottoscritti nel corso di questi anni con l’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure occidentale e con la Culmv” e dice di essere disponibile a un confronto “costante e costruttivo” rispetto a “supposti problemi di relazioni industriali all’interno dei singoli terminal”. L’organizzazione conclude la sua nota evidenziando di avere “richiamato più volte le Organizzazioni Sindacali al senso di responsabilità, in un momento in cui una giornata di lavoro costituisce un privilegio”.
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