L’Egitto non rilascerà la Ever Given fino a quando i danni al canale di Suez non saranno pagati
La portacontainer Ever Given operata da Evergreen, a due settimane di distanza dal giorno in cui è stata liberata dall’incaglio nel canale di Suez, ancora si trova bloccata nel Grande Lago Amaro dove era stata temporaneamente rimorchiata e messa in sicurezza. Il vertice della Suez Canal Authority, Osama Rabie, a una Tv locale ha spiegato […]
La portacontainer Ever Given operata da Evergreen, a due settimane di distanza dal giorno in cui è stata liberata dall’incaglio nel canale di Suez, ancora si trova bloccata nel Grande Lago Amaro dove era stata temporaneamente rimorchiata e messa in sicurezza.
Il vertice della Suez Canal Authority, Osama Rabie, a una Tv locale ha spiegato che “la nave rimarrà qui fino a quando le indagini sull’incidente saranno concluse e pagati i danni. Ci auguriamo – ha aggiunto – in una rapida risoluzione del caso e non appena un accordo sarà raggiunto, un minuto dopo la nave verrà liberata”.
Rabie ha ricordato come il canale abbia chiesto 1 miliardo di dollari, tanto quanto sarebbe il danno generato all’autorità per l’interruzione della navigazione che ha comportato la perdita di 6 giorni di incassi (diritti di transito) lungo la via d’acqua artificiale che collega Mediterraneo e Mar Rosso. Non è invece ancora emerso a quanto ammonti il contratto di salvataggio firmato con Smit Salvage che ha previsto l’impiego di due draghe, una dozzina di rimorchiatori e vari altri lavoratori e macchinari messi a disposizione dall’Egitto anche da terra.
Osama Rabie, numero uno della Suez Canal Authority, ha scaricato le responsabilità dell’incidente sul comandante della nave e contestualmente ha ricordato come il pilota che era a bordo durante il transito quando è avvenuto l’incaglio non può essere considerato colpevole perché “anche quando le indicazioni vengono dettate dal pilota, il comandante ha sempre il diritto di modificarle o comunque può cambiare sia velocità che rotta rispetto a quanto gli viene suggerito. Non può esserci colpa o responsabilità da parte della Suez Canal Authority”. Rabie ha ancora aggiunto: “Forse il comandante potrebbe aver commesso un errore in una richiesta specifica, come il timone o la velocità, che avrebbe potuto portare a quanto accaduto”.
Maggiori dettagli sulla dinamica dell’incidente marittimo più importante degli ultimi anni (se non altro per l’impatto sugli scambi commerciali globali) si avranno dall’esame del Vdr (la scatola nera) della portacontainer Ever Given così come dalle testimonianza dell’equipaggio che è stato già interrogato.