Porti italiani: il bilancio di Becce in vista dell’imminente assemblea di Assiterminal
Riceviamo e di seguito pubblichiamo l’abstract della relazione che il presidente di Assiterminal, Luca Becce, leggerà domani (10 giugno) all’assemblea degli associati: In linea con il programma di mandato presentato due anni orsono, condiviso dall’Assemblea degli associati si è provveduto con la collaborazione del Consiglio Direttivo e della struttura dell’Associazione a perseguire azioni che […]
Riceviamo e di seguito pubblichiamo l’abstract della relazione che il presidente di Assiterminal, Luca Becce, leggerà domani (10 giugno) all’assemblea degli associati:
In linea con il programma di mandato presentato due anni orsono, condiviso dall’Assemblea degli associati si è provveduto con la collaborazione del Consiglio Direttivo e della struttura dell’Associazione a perseguire azioni che riassumo nei seguenti punti.
– A livello nazionale sviluppo delle relazioni e collaborazioni con Confetra e conferma adesione Confindustria Centrale; rafforzamento della relazione con Assologistica, al fine di assicurare una sola voce alla categoria dei terminal operator nei confronti delle istituzioni, delle forze politiche e delle forze sociali.
– A livello europeo mantenimento nostra rappresentanza in Feport per seguire i principali dossier di rilievo comunitario per la nostra categoria.
– Rafforzamento della struttura interna dell’associazione.
– A livello politico e legislativo ricerca di un confronto costruttivo con rappresentanti del Governo, a partire dal Mit (ora Mims) e con esponenti del Parlamento sui seguenti principali temi.
– Attuazione delle previsioni del Piano Nazionale delle infrastrutture e della logistica, in particolare in coerenza con la condivisa impostazione che sottolinea come centrale per lo sviluppo della portualità il tema delle connessioni dei porti con i propri mercati di riferimento; su questo tema si è particolarmente insistito in occasione della elaborazione del Pnrr;
– Concessioni: proposte per attuazione del regolamento di cui articolo 18 della legge 84/94, che conferisca criteri uniformi, coerenti per avere in ciascun porto uniformità nelle modalità rilascio e rinnovo delle concessioni e nella determinazione dei relativi canoni e/o costi.
– In materia lavoro, affermare una lettura corretta e condivisa dei contenuti degli artt. 16 e 17 L. 84/94 in modo da garantire una sana competizione tra imprese, non condizionata da differenze interpretative e applicative delle norme di legge.
– Stimolo nei confronti dei dirigenti Mit per una verifica sul funzionamento della riforma intervenuta alla L.84/94, ad oggi purtroppo solo parzialmente applicata a livello nazionale e nelle singole Autorità di Sistema Portuale;
– apertura del confronto con Autorità di Regolazione dei Trasporti in seguito alla emanazione della cd. “Legge Genova” per definire in modo corretto la funzione della Autorità in relazione ai temi di interesse dei terminal operator e per valutare la pertinenza e il criterio di determinazione del contributo verso la Autorità;
– Certezza delle regole e richiesta di semplificazioni procedurali, nonché una tutela per gli investimenti dei terminal operator;
– Concludere il rinnovo del Ccnl lavoratori porti, pur in un periodo caratterizzato pesantemente dai riflessi negativi sull’economia portuale prodotti da Covid19. A questo riguardo avendo raggiunto recentemente gli accordi di rinnovo, su nostra proposta abbiamo convenuto con le altre parti stipulanti il Ccnl di effettuare prossimamente un compiuto esame sui vari istituti del Cccnl e sulle prospettive del lavoro portuale in un’ottica che garantisca il rispetto delle regole e il perseguimento di traguardi di efficienza ed efficacia.
– Richiesta a Governo e Parlamento di introdurre adeguati ristori a favore dei terminal operator specie passeggeri, a partire da quelli serventi i crocieristi, a parziale e temporanea compensazione dei danni prodotti dalla suddetta pandemia. Purtroppo i risultati sinora raggiunti al riguardo non possono ritenersi soddisfacenti.
– Nel rispetto dell’autonomia di Assiterminal, quale associazione nazionale maggiormente rappresentativa dei terminal operator e delle imprese portuali, che sono un’industria a forte connotazione per investimenti e lavoro dedicata all’uso di beni infrastrutturali pubblici di rilevante valore economico e strategico, cercare nelle varie sedi di rendere edotti i nostri interlocutori dell’importante ruolo svolto dal nostro settore nell’economia dei trasporti e per l’intero Paese.
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