Lo sblocco (imminente) degli aiuti al cabotaggio prelude all’estensione del Registro Internazionale
La bozza del DL Trasporti bis (dei cui gestazione e iter abbiamo parlato qui) contiene anche un provvedimento molto atteso dagli armatori italiani del cabotaggio. Il comma 5 dell’articolo 6, infatti, introduce quella correzione che ha finora impedito la concreta fruizione dei benefici introdotti col cosiddetto DL Agosto varato quasi un anno fa, vale a […]
La bozza del DL Trasporti bis (dei cui gestazione e iter abbiamo parlato qui) contiene anche un provvedimento molto atteso dagli armatori italiani del cabotaggio.
Il comma 5 dell’articolo 6, infatti, introduce quella correzione che ha finora impedito la concreta fruizione dei benefici introdotti col cosiddetto DL Agosto varato quasi un anno fa, vale a dire l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti per legge per il personale marittimo (misura prolungata a tutto aprile 2021) e l’istituzione di un fondo da 50 milioni di euro per “compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020”.
Tali benefici erano stati riservati in un caso “imprese armatoriali delle unità o navi iscritte nei registri nazionali” e nell’altro “alle imprese armatoriali che operano con navi di bandiera italiana, iscritte nei
registri alla data del 31 gennaio 2020”. E proprio qui stava l’inghippo, dal momento che la Commissione Europea aveva da subito e ripetutamente segnalato al Ministero l’incompatibilità con la normativa europea.
Ora la soluzione, con la modifica del DL Agosto: i benefici saranno fruibili alle “imprese armatoriali con sede legale ovvero aventi stabile organizzazione nel territorio italiano che utilizzano navi iscritte nei registri degli Stati dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo” (ferme restando naturalmente le condizioni iniziali: esercizio del cabotaggio in un caso ed eventuale riduzione da traffico passeggeri nell’altro).
Detto che si tratta ancora di una bozza dall’iter incerto e che la novità avrà effetti minimali sull’allargamento della platea dei beneficiari (potrebbero ad esempio rientrarvi quei ro-pax noleggiati in bareboat da compagnie italiane e mantenuti in bandiera comunitaria, anche se per lo più si tratta di navi attive nel comparto cargo più che in quello passeggeri), a quanto apprende SHIPPING ITALY l’intervento sarebbe il preludio ad un altro provvedimento, analogo ma dagli effetti ben più ampi.
Il Governo starebbe infatti per adempiere a quelle condizioni che la Commissione Europea un anno fa aveva posto come vincolanti per il rinnovo dell’autorizzazione dell’intero sistema del Registro Internazionale e l’orientamento sarebbe appunto quello di un’estensione dei benefici da esso previsti alle imprese armatoriali individuate dalla summenzionata dicitura. In questo caso, tuttavia, non circolano ancora bozze.
Andrea Moizo
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