DL Sostegni bis, se la cavano solo le compagnie portuali
Forse sarà perché alle minacce della scorsa settimana non ha fatto seguito alcuna iniziativa, sperando magari in futuri ripensamenti governativi, fatto sta che l’emendamento portuale che avrebbe dovuto essere inserito nella conversione in legge del cosiddetto DL Sostegni bis a supporto di diverse categorie del settore non è passato: la Camera ha approvato oggi il […]
Forse sarà perché alle minacce della scorsa settimana non ha fatto seguito alcuna iniziativa, sperando magari in futuri ripensamenti governativi, fatto sta che l’emendamento portuale che avrebbe dovuto essere inserito nella conversione in legge del cosiddetto DL Sostegni bis a supporto di diverse categorie del settore non è passato: la Camera ha approvato oggi il testo emendato dalla commissione Bilancio e lo ha mandato al Senato dove, salvo sorprese, sarà posta questione di fiducia.
Delle varie misure previste dall’emendamento con proroga e ritocco di interventi già attuati nel 2020 col DL Rilancio (l’abbattimento dei canoni autorizzativi degli articoli 16 e 17 nonché di stazioni marittime e altri concessionari portuali; la possibilità di usare anche in relazione al 2021 i 50 milioni di euro stanziati per coprire (26 milioni) anche le Adsp non in grado di autofinanziare l’abbattimento dei canoni e per ristorare (24 milioni) i gruppi degli ormeggiatori (a fronte di riduzione di fatturato); possibilità per le Adsp di utilizzare a questi fini anche nel 2021 gli avanzi di amministrazione (fino a 10 milioni di euro complessivi); l’attribuzione ai concessionari dell’eventuale residuo dei suddetti 50 milioni di euro (con decreto ministeriale a stabilire le condizioni di applicazione) si è salvato solo l’incremento da 2 a 4 milioni di euro delle risorse a supporto delle compagnie portuali.
Già prevista dal testo originario, viene confermata la possibilità di attingere agli eventuali residui dei suddetti 24 milioni per supportare i cali di fatturato dei gruppi degli ormeggiatori. Passano inoltre anche gli altri emendamenti trasportistici anticipati da SHIPPING ITALY a favore dei lavoratori ex Cict di Cagliari e di quelli di Funivie Spa di Savona, delle compagnie crocieristiche e delle imprese di autotrasporto, nonché gli interventi previsti dal testo originario a sostegno di armatori, Rfi e imprese ferroviarie.
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