Primo semestre 2021 di recupero per il porto di Venezia (+4,4%), eccezion fatta per i container
Primo semestre 2021 di ripresa per il porto di Venezia. Lo scalo lagunare ha infatti movimentato merci per 11.610.058 tonnellate, dato che mostra un recupero del 4,4% sulla prima metà del 2020, ma che è inferiore ancora dell’8,37% circa ai volumi dei primi sei mesi del 2019 (12.671.286 tonnellate). In particolare, spiega una nota della […]
Primo semestre 2021 di ripresa per il porto di Venezia. Lo scalo lagunare ha infatti movimentato merci per 11.610.058 tonnellate, dato che mostra un recupero del 4,4% sulla prima metà del 2020, ma che è inferiore ancora dell’8,37% circa ai volumi dei primi sei mesi del 2019 (12.671.286 tonnellate). In particolare, spiega una nota della AdSP, è stato il settore commerciale a trainare la ripartenza post pandemia, con una crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 9,6% (+611.553 tonnellate) che ha compensato e superato i cali registrati nei settori industriale e petrolifero.
Più nel dettaglio, il segmento dry bulk (rinfuse solide, minerarie e alimentari) ha chiuso a 3.048.644 tonnellate (+17,5%), con andamento positivo di tutte le tipologie merceologiche e le merci in colli ad esclusione dei contenitori (2.499.826 tonnellate, -2,5%). In Teu le movimentazioni sono state pari a 255.761, -3,3%. Le rinfuse liquide scendono a 4.026.396 (-1,6%), nonostante un’inversione di rotta dei prodotti petroliferi nei mesi di maggio e giugno. Di contro, il general cargo che conosce un aumento di 107.958 tonnellate (+2,4%), e chiude a 4.535.018 tonnellate.
Passando a confrontare i dati dell’intervallo luglio 2020-giugno 2021 con quelli dello stesso periodo del 2019-2020, si nota – sottolinea ancora la nota della port authority – una contenuta flessione dei traffici merci (-2,2%).
Nel primo semestre, tornano infine crescere i volumi del traffico passeggeri. Quelli di traghetti sono stati 19.248 (erano stati 11.807 nei primi sei mesi del 2020, mentre nella prima metà del 2019 erano stati 65.244). Da gennaio a giugno 2021 il porto di Venezia ha visto passare 8.984 crocieristi, cifra leggermente superiore ai 5.653 dei primi sei mesi del 2020 ma nemmeno lontanamente comparabile ai 572.442 della prima metà del 2019.
Passando al porto di Chioggia, la AdSP evidenzia come anche per questo scalo la prima metà dell’anno si sia chiusa in ripresa, con 530.743 tonnellate movimentate (+14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; nel primo semestre 2019 le tonnellate erano state 646.817 e anche guardando al periodo luglio 2020-giugno 2021, lo scalo registra una flessione del 14,1%). Il settore trainante è quello del general cargo con un aumento di 43.523 tonnellate (+41,3%) seguito dai dry bulk che vede un incremento di 18.816 tonnellate (+5,2%).
Commentando i risultati dei due porti lagunari, il Presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, ha parlato di una “ripartenza guidata e accelerata dal settore commerciale che va a controbilanciare le perdite modeste nei settori industriale e petrolifero”, evidenziando in particolare come nel maggio scorso Venezia abbia realizzato in quell’ambito “il migliore risultato in termini di tonnellate movimentate mai ottenuto dal 2018 ad oggi”. Una dinamica di crescita che non si è però riproposta con la stessa forza a giugno, per via delle “difficoltà di gestione operativa di tali livelli incrementati di movimentazione”. Per questo, Di Blasio ha evidenziato l’impegno dell’ente non solo su questioni per “gestire e organizzare l’operatività portuale in modo tale da a rendere totalmente compatibili le funzioni portuali commerciali e industriali esistenti a Porto Marghera con quella crocieristica, per costruire le basi che ci consentiranno di affrontare al meglio la sfida della attrattività dei porti veneti”.
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