Hapag Lloyd decuplica gli utili nel primo semestre 2021
Non solo Maersk. Anche altri vettori marittimi del settore container hanno iniziato a rendere noti i risultati relativi al primo semestre 2021, per diversi di loro positivi come mai prima. E’ il caso di Hapag Lloyd, carrier che grazie a un incremento record delle rate di nolo ha portato i ricavi nel periodo a 10,6 […]
Non solo Maersk. Anche altri vettori marittimi del settore container hanno iniziato a rendere noti i risultati relativi al primo semestre 2021, per diversi di loro positivi come mai prima.
E’ il caso di Hapag Lloyd, carrier che grazie a un incremento record delle rate di nolo ha portato i ricavi nel periodo a 10,6 miliardi di dollari (+51%), con Ebitda pari a 3,52 miliardi (+218%) e utili netti a 3,3 miliardi. Cifra, quest’ultima, pari a circa dieci volte (+909%) quella registrata nella prima metà del 2020. “Tra le altre cose, siamo anche stati in grado di ridurre il nostro debito netto a 1,5 miliardi di dollari” ha evidenziato l’amministratore delegato della compagnia Rolf Habben Jansen.
Più nel dettaglio, una analisi di Dynaliner evidenzia come nella prima metà del 2021, Hapag Loyd abbia gestito traffici superiori del 4% a quelli dello stesso periodo dello scorso anno (6.004.000 Teu contro 5.755.000 Teu), ma che allo stesso tempo i ricavi per Teu siano cresciuti del 40% (da 1.241 a 1.732 dollari). L’ebitda per Teu nello stesso intervallo di tempo inoltre è passato da 228 a 696 Teu (+205%).
Relativamente all’aumento dei volumi, che come visto è stato in media del 4%, quelli relativi alle tratte dal Far East all’Europa (la più consistente, dato che pesa per il 20% del totale) in particolare sono aumentati sopra la media, ovvero dell’11% (per un totale di 1.181.000 Teu). La tratta dal Far East al Vecchio Continente è anche quella dove si è registrato il maggior incremento dei ricavi per Teu, una crescita del 110% per un valore medio di 2.043 dollari.
“Siamo naturalmente soddisfatti di questo straordinario risultato finanziario. Ma i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento continuano a causare enormi tensioni e inefficienze per tutti i partecipanti al mercato e dobbiamo fare del nostro meglio per risolverli congiuntamente il prima possibile” ha aggiunto Jansen, dicendo di aspettarsi che la situazione non tornerà alla normalità prima del primo trimestre del 2022.
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