Via libera al secondo rigassificatore e deposito Gnl di Oristano (di Ivi Petrolifera)
Dopo il primo impianto, realizzato da Higas e entrato in funzione a maggio, nel giro di un paio d’anni, il porto di Oristano potrebbe veder sorgere sulle sue banchine un secondo stabilimento per lo stoccaggio, la rigassificazione e la distribuzione di Gnl. Il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, ha decretato giudizio positivo di compatibilità ambientale […]
Dopo il primo impianto, realizzato da Higas e entrato in funzione a maggio, nel giro di un paio d’anni, il porto di Oristano potrebbe veder sorgere sulle sue banchine un secondo stabilimento per lo stoccaggio, la rigassificazione e la distribuzione di Gnl.
Il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, ha decretato giudizio positivo di compatibilità ambientale (previo il rispetto di varie prescrizioni redatte nel corso della procedura dalla stessa Commissione di Via-Vas, dalla Regione, dal Ministero della Cultura, dall’Istituto Superiore di Sanità) per il progetto presentato nel 2018 per Oristano-Santa Giusta dalla Ivi Petrolifera, società facente capo all’imprenditore torinese (ma sardo d’adozione) Oreste De Valle, da decenni attivo nel porto industriale dello scalo sardo, prima nella raffinazione del bitume poi nella gestione di depositi costieri.
Il progetto prevede, in particolare, interventi infrastrutturali e impiantistici, da realizzare nella zona industriale e portuale di Oristano-Santa Giusta, per l’approvvigionamento del GNL tramite navi metaniere, il trasferimento del prodotto liquido al sistema di stoccaggio, la rigassificazione del GNL e la distribuzione dello stesso via terra mediante autocisterne e via mare tramite bettoline;
Secondo la documentazione presentata per la Via “il deposito costiero è progettato per uno stoccaggio nominale di 9mila mc di Gnl tramite l’impiego di 9 serbatoi criogenici da mille mc ciascuno. I volumi massimi annui stoccati saranno pari a 880mila mc di Gnl. Il deposito costiero sarà approvigionato mediante navi gasiere di piccola taglia, di capacità compresa tra 4 e 5mila mc. La distribuzione potrà essere effettuata mediante autobotti di capacità di circa 50 mc e mediante bettoline di capacità pari a 500 mc”. Il decreto di compatibilità ambientale avrà validità di 5 anni (salvo proroghe), ma il progetto di Ivi prevede non più di 19 mesi di lavori dall’avvio.
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