L’Adsp di Gioia prova a rinverdire l’attitudine crocieristica (e non solo) di Vibo
Ad un mese dal passaggio di consegne tra la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e l’Autorità di Sistema portuale di Gioia Tauro, l’ente presieduto da Andrea Agostinelli ha mosso i primi tasselli per il rilancio dello scalo vibonese, guardando soprattutto alle potenzialità turistiche e di attrattività per il mercato crocieristico. “Sono stati appena approvati, […]
Ad un mese dal passaggio di consegne tra la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e l’Autorità di Sistema portuale di Gioia Tauro, l’ente presieduto da Andrea Agostinelli ha mosso i primi tasselli per il rilancio dello scalo vibonese, guardando soprattutto alle potenzialità turistiche e di attrattività per il mercato crocieristico.
“Sono stati appena approvati, con decreto presidenziale, due progetti di fattibilità tecnico economica dei lavori di Risanamento e consolidamento delle banchine portuali Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli” ha spiegato una nota dell’Adsp: “Dopo diversi sopralluoghi sono state rilevate le precarie condizioni di tutte le banchine, determinate nel tempo da una concatenazione di fattori. Tra questi il susseguirsi di fenomeni di risacca, la mancata attività di dragaggio, che ha determinato l’innalzamento dei fondali variabili da banchina a banchina, e la dislocazione dei massi di banchina che ha generato estese cavità nel muro. Condizioni infrastrutturali di inefficienza che hanno limitato la crescita dello scalo, determinandone l’impossibilità di attracco alle banchine e, quindi, lo scarso utilizzo delle stesse da parte di aziende della vicina area industriale oltre al mancato sviluppo turistico dello scalo”.
Ecco quindi che l’Adsp “ha pianificato due specifici programmi di interventi che puntano, in primo luogo, alla messa in sicurezza delle sue banchine e, così, al ripristino della capacità operativa dell’intera infrastruttura portuale. Nello specifico, l’obiettivo è quello di risolvere il problema della risacca, adeguare gli spazi delle banchine, ripristinare la profondità dei fondali portuali a nove metri, consolidare i moli esistenti e attrezzare il porto con un molo da destinare, anche, all’attracco di mega yacht e navi da crociera”.
Tra gli interventi dei due progetti sono previsti: la costruzione di paratie di contenimento, un sistema di raccolta delle acque meteoriche di banchina, con relativo trattamento, il dragaggio dei fondali, la riqualificazione dei piazzali retrostanti le banchine e il ripristino della pavimentazione delle banchine.
Si tratta di interventi tecnico-funzionali del valore complessivo di 18 milioni di euro, derivanti dalla Regione Calabria attraverso il Fondo Coesione e Sviluppo, che non modificheranno l’uso tanto meno la destinazione urbanistica dell’aree interessate, ma punteranno alla razionalizzazione delle attività portuali al fine di contribuire concretamente al rilancio dello scalo portuale.
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