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A Ravenna rimosso un primo troncone della nave Berkan B
“Si sono concluse questa mattina le operazioni di recupero del primo troncone del relitto della Berkan B, nell’ambito dell’intervento per la realizzazione del Ravenna Port Hub in corso nello scalo romagnolo”. Lo ha comunicato ieri l’Autorità di Sistema Portuale locale, che, a valle di un contenzioso con l’originario aggiudicatario dell’appalto (Micoperi), alcuni mesi fa provvide […]
“Si sono concluse questa mattina le operazioni di recupero del primo troncone del relitto della Berkan B, nell’ambito dell’intervento per la realizzazione del Ravenna Port Hub in corso nello scalo romagnolo”.
Lo ha comunicato ieri l’Autorità di Sistema Portuale locale, che, a valle di un contenzioso con l’originario aggiudicatario dell’appalto (Micoperi), alcuni mesi fa provvide ad una variante del progetto Hub, affidando all’aggiudicatario di quest’ultimo anche la rimozione del relitto che diversi guai ha causato al presidente Daniele Rossi (compresa una richiesta di rinvio a giudizio su cui si deciderà ad ottobre, mentre mai è stato smentito che la Procura ravennate avrebbe aperto un secondo fascicolo inerente l’appalto per la rimozione).
Il relitto è stato sollevato da una gru della Società Fagioli e si è poi provveduto a stabilizzare i carichi fino al posizionamento finale sulla chiatta. “Si tratta di operazioni molto complesse in quanto i componenti di un relitto in molti casi non corrispondono più ai dati tecnici iniziali teorici. È, per questo motivo, al fine di garantire prima di tutto la sicurezza delle persone, dell’ambiente e del carico, che è essenziale e prioritario monitorare in ogni fase le attività e stabilizzare in modo continuo le forze in gioco. A questo scopo sono state orientate le attività delle settimane passate che, si ribadisce, rientrano nella normale pratica di questo genere di operazioni. Di grande aiuto per il buon esito dell’intervento si è rilevata la sinergia e la piena disponibilità data dalla Capitaneria di Porto di Ravenna e da tutti gli enti preposti, presenti durante tutte le fasi di questo recupero”.
Nei prossimi giorni le attività proseguiranno secondo il cronoprogramma dell’appaltatore: “Durante questa fase, la gru in uso sarà smontata per andare ad effettuare la movimentazione di un carico eccezionale, un reattore del peso di 500 tonnellate, alla Polynt, a riprova della professionalità della Società Fagioli che è in grado di effettuare operazioni di grande complessità. Non appena terminata tale operazione, la gru tornerà nel Piombone per dare corso ai sollevamenti finali”.