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Da Ex-works a Fob o Cif: qualche esportatore italiano iniziano a cambiare strategia
Il tanto dibattuto tema delle rese commerciali scelte dalle imprese italiane per esportare i propri prodotti fa segnare un possibile imminente cambio di vedute. Rispetto alla largamente preferita opzione di delegare ad altri, spesso soggetti esteri, la logistica delle merci in uscita dai propri magazzini, alcuni grandi caricatori italiani sembra si siano decisi a cambiare […]
Il tanto dibattuto tema delle rese commerciali scelte dalle imprese italiane per esportare i propri prodotti fa segnare un possibile imminente cambio di vedute. Rispetto alla largamente preferita opzione di delegare ad altri, spesso soggetti esteri, la logistica delle merci in uscita dai propri magazzini, alcuni grandi caricatori italiani sembra si siano decisi a cambiare strategia, complici anche le criticità attuali nella logistica day by day sia nel trasporto marittimo che in quello terrestre.
Durante il convegno organizzato in settimana da Confetra Emilia Romagna, il presidente nazionale della confederazione, Guido Nicolini, ha detto che “alcuni grandi gruppi produttori di piastrelle del distretto della ceramica di Sassuolo stanno seriamente ragionando sull’opportunità di rivedere i termini di resa commerciale delle proprie merci in export. Da Ex-works a Fob o in alcuni casi addirittura Cif (franco destino)”.
Questo “con l’auspicio – ha aggiunto – di efficientare e migliorare i trasporti dai propri magazzini e avere maggiore controllo sull’organizzazione dei flussi in uscita che altrimenti risultano disordinati” e quindi maggiormente critici e time oltre che cost consuming. …Prosegui la lettura dell’articolo completo su SUPPLY CHAIN ITALY