Menale (Assocostieri): “Nella propulsione navale il Gnl passaggio obbligato”
Bypassare il gas naturale liquefatto (Gnl) e ‘saltare’ direttamente al metanolo (come suggerisce di fare il gruppo armatoriale Maersk?) Un’opzione quasi impossibile secondo il neopresidente di Assocostieri, Diamante Menale, che in un’intervista rilasciata a Staffetta Quotidiana ha detto: “Oggi il mondo armatoriale si muove verso il Gnl. Molti stanno pensando di fare navi a Gnl […]
Bypassare il gas naturale liquefatto (Gnl) e ‘saltare’ direttamente al metanolo (come suggerisce di fare il gruppo armatoriale Maersk?)
Un’opzione quasi impossibile secondo il neopresidente di Assocostieri, Diamante Menale, che in un’intervista rilasciata a Staffetta Quotidiana ha detto: “Oggi il mondo armatoriale si muove verso il Gnl. Molti stanno pensando di fare navi a Gnl che possano essere poi riconvertite al prodotto successivo, che sia l’idrogeno, l’ammoniaca o altro. Ma oggi non si può prescindere dal Gnl per la transizione, considerando le quantità di prodotto che servono per garantire di approvvigionamenti”.
Lo stesso Menale prosegue nella sua disamina sostenendo che “se poi il Gnl da prodotto ‘ecologico’ viene battezzato come prodotto di transizione, questo rischia di essere un freno per un armatore che deve fare un investimento e non sa se avrà il tempo necessario di ammortizzarlo. La vita di una nave dura 25-30 anni. Se tra 11 anni la nave che compro rischia di essere obsoleta, devo fare altri conti. Per questo bisogna stare attenti a presentare alternative che non saranno disponibili prima di 15-20 anni: si rischia di raffreddare le alternative già disponibili”.
Nella stessa intervista viene rilevato come in Italia non ci sono ancora porti pronti per il bunkeraggio Gnl. Questa a risposta del presidente di Assocostieri: “Anche qui serve una valutazione politica. Se diciamo che queste soluzioni fanno parte del Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030, ndr) dobbiamo facilitare gli investimenti. Se per fare questi investimenti ci vogliono 5 anni solo di iter di autorizzazione, dopo di che bisogna scontrarsi con le opposizioni locali… Se è un settore strategico bisogna sensibilizzare la parte politica su regolamenti e normative, per garantire che gli investimenti siano fatti in tempi brevi.
Leggi l’intervista completa su Staffetta Quotidiana
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