Botta e risposta Assagenti – AdSP genovese sul caos camion ai varchi: “Servono aree buffer”
Genova – Nel porto di Genova, in particolare nel bacino di Sampierdarena, sta diventando la regola la congestione di mezzi stradali in attesa di entrare in particolare al terminal Sech ma a questa criticità contribuiscono in realtà anche altri terminal operator del porto vecchio. Dopo l’ennesima giornata di disagi e di proteste da parte dei […]
Genova – Nel porto di Genova, in particolare nel bacino di Sampierdarena, sta diventando la regola la congestione di mezzi stradali in attesa di entrare in particolare al terminal Sech ma a questa criticità contribuiscono in realtà anche altri terminal operator del porto vecchio.
Dopo l’ennesima giornata di disagi e di proteste da parte dei suoi associati, il presidente di Assagenti, a pochi giorni di distanza da una missiva inviata all’Autorià di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, ha alzato i toni con una nota stampa che inizia dicendo: “A seguito delle segnalazioni dei nostri associati abbiamo scritto venerdì scorso una lettera al presidente Signorini esprimendo tutta la nostra preoccupazione per quanto sta accadendo, al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.
Per l’associazione degli agenti marittimi il collo di bottiglia è rappresentato ora “dall’ingresso nei terminal” e, “in una situazione di forti volumi (di merce, ndr), scarsità di automezzi e carenza di autisti come quella attuale, quanto sta succedendo non può essere tollerato e vanno prese rapidamente delle misure per garantire al mondo dei trasporti e a tutta la filiera logistica tempi certi del ciclo terminal. Il rischio è quello che i costi possano gravitare o, peggio ancora, che la merce scelga altre destinazioni”. Alla port authority viene chiesto di svolgere “il suo ruolo di regia e coordinamento”.
La risposta di Paolo Emilio Signorini è arrivata a margine di una conferenza stampa organizzata da Assarmatori, il cui presidente Stefano Messina ha confermato che il capoluogo ligure sta perdendo competitività e volumi di merci per effetto di queste criticità.
Secondo il vertice della port authority la congestione ai gate dei terminal di Sampierdarena “dipende da diversi fattori” concomitanti: “Il primo è che l’area è interessata da nuova operatività, sia come novi terminal (ad esempio Bettolo), sia come dimensione delle navi che scalano il Sech. La stessa porzione di porto è interessata da aree di cantiere perché li abbiamo in atto i cantieri sui depositi di Esso e di Eni, l’avvio del cantiere parco Rugna, quello già avviato di galleria Molo Nuovo, si avvierà il cantiere di Bettolo”. Altra ragione per spiegare questa frequente congestione risiede secondo Signorini “nel piccolo dei traffici. Ad esempio abbiamo alcune aree di Bettolo che vengono usate da Gnv”.
A proposito di risposte da dare e possibili soluzioni da perseguire il numero uno di palazzo San Giorgio ritiene che siano “su tutta la filiera per cui parlare di operatività e di responsabilità solo di alcuni è sbagliato. Tutti ne hanno una fetta” di colpa. “I terminal devono ricevere la merce che riescono a lavorare, io come porto devo migliorare l’organizzazione della viabilità interna e di eventuali aree polmone. La città con il Comune deve insieme a me trovare alcuni accorgimenti viabilistici o aree polmone. Tutti devono metterci qualcosa. Gli autotrasportatori devono anche loro capire che se forse arriviamo a una o due aree buffer dove fermare i mezzi perché a Genova non sappiamo dove metterli è una cosa auspicabile”.
Le ipotesi per queste aree polmone già esistono: “Con il sindaco e il presidente della Regione Liguria abbiamo qualche ipotesi nel porto di Genova che sarebbe particolarmente gradita un po’ a tutti. Anche agli autotrasportatori. Una di queste è l’area Fondega a Pegli ed era stato fatto un ragionamento anche su aree Ilva”.
Ogni giorno, fra Genova e Savona sono 6.500 i camion che arrivano e partono dai porti della Liguria occidentale e secondo il presidente del’AdSP nel lavoro di squadra finalizzato a trovare soluzioni dev’essere coinvolta anche la merce, quindi la committenza del trasporto su strada verso le banchine.
Nicola Capuzzo
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