L’Adsp ridisegna parte del porto: più spazio per Mdc a Carrara
La riorganizzazione della parte di ponente del porto di Marina di Carrara è cominciata ieri, con la pubblicazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Orientale dell’istanza dei concessionari interessati alla modifica dei propri titoli. L’iniziativa presa da The Italian Sea Group (titolare degli storici Cantieri Navali Apuania, oggi dediti alla maxinautica), da […]
La riorganizzazione della parte di ponente del porto di Marina di Carrara è cominciata ieri, con la pubblicazione da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Orientale dell’istanza dei concessionari interessati alla modifica dei propri titoli.
L’iniziativa presa da The Italian Sea Group (titolare degli storici Cantieri Navali Apuania, oggi dediti alla maxinautica), da Ornic Nautica piccola ma consolidata realtà di cantieristica nautica e dal terminal multipurpose Mdc Terminal (Gruppo Perioli) è però da inquadrarsi in un disegno complessivo più ampio, impostato e coordinato con tutti gli attori del caso mesi prima dalla Adsp e da essa inserito prima nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema approvato nel 2020 e nel nuovo piano Regolatore Portuale di cui è appena stato avviato l’iter (ma che è già stato definito in linea generale con Comune e Regione Toscana). Il tutto basandosi su due pilastri per così dire preliminari.
Il primo è l’adeguamento tecnico funzionale che l’ente guidato da Mario Sommariva ha chiesto, specificandone la compatibilità ed anzi la preliminarità, per così dire, al nuovo Prp: “Nel merito – si legge nella relativa relazione fornita dall’Adsp – l’intervento consiste nel prolungamento in senso longitudinale della banchina Taliercio per una lunghezza di 55 m rispetto a quanto già previsto dal vigente Prp del 1981 (…), che garantirà, oltre ad un fronte di banchina continuo e più esteso avente una lunghezza complessiva di 515 m, maggiori aree di piazzale retrostante a disposizione per le varie attività portuali attualmente in essere svolte sulla stessa banchina”.
Il secondo è l’accordo procedimentale sottoscritto con i suddetti concessionari, attivi proprio sulla Banchina Taliercio e sulla Banchina Chiesa, volto a “definire un nuovo assetto logistico funzionale al Prp e un nuovo assetto concessorio. Tale assetto dovrà essere in grado di proiettare le aziende ed il porto tutto verso orizzonti di crescita oggi non raggiungibili con l’attuale configurazione, in attesa di poter disporre degli auspicati ampliamenti infrastrutturali per i quali è in corso di redazione il nuovo Prp”.
In estrema sintesi, Mdc, che pochi mesi fa, sulla scorta dei buoni risultati di traffico registrati (menzionati nell’accordo stesso dall’Adsp: “Nell’ultimo triennio sono stati movimentati mediamente 330.000 tonnellate di merci varie e 16.700 Teus”), aveva auspicato la disponibilità di nuovi spazi, rinuncerà agli spazi (e a due magazzini) sulla Chiesa, investirà 5,2 milioni di euro ma, se la cosa andrà in porto, avrà a disposizione altri 7.400 mq sulla Taliercio, praticamente l’intera banchina fatta salva la disponibilità a lasciarne parziale uso per le crociere (di cui diremo più avanti), con eventuale possibilità di candidarsi anche per il previsto suddetto allungamento, e beneficerà di allungamento della concessione a tutto il 2039.
I due magazzini andranno uno a Ornic e uno a Tisg. La prima, che dovrebbe investire 2,7 milioni, otterrà una concessione di 12 anni e consistenze aggiuntive per circa 2mila mq fra banchina e specchi acquei. Per la seconda si prevedono 6.600 mq in più in banchina e 8.100 mq di specchi acquei, a fronte di investimenti per 14 milioni di euro (il termine della concessione resta al 2042).
L’accordo disciplina inoltre altri aspetti fondamentali. In primis si impegnano i concessionari affinché dal riassetto non derivino perdite di posti di lavoro, ma si auspica anzi che la riorganizzazione generi ulteriore occupazione. Secondariamente si impegna Tisg a permettere e a favorire, attraverso un preliminare accordo economico da dettagliarsi a breve, l’alaggio di imbarcazioni a tutte le imprese nautiche che non abbiano “sbocchi in porto, fino alla futura realizzazione del travel lift previsto dal nuovo Prp”.
Ultimo ma non ultimo si precisa che “è intenzione dell’Adsp mantenere la funzione crocieristica al porto di Marina di Carrara, con l’intento futuro di dedicarvi una parte del porto in esclusiva dopo aver realizzato gli ampliamenti portuali previsti dal futuro Prp”. Nelle more, quindi, si impegna Mdc a consentire accosti di navi da crociera su Taliercio con frequenza di al massimo una a settimana e fino a un massimo di 20 l’anno.
Il resto andrà alla banchina Fiorillo, “grazie alla disponibilità in tal senso manifestata da Fhp”, la concessionaria, mentre Adsp “si riserva di affidare il servizio di interesse generale della gestione passeggeri crocieristici ad idoneo soggetto (…). Durante la costruzione del terminal crocieristico al porto de La Spezia, la funzione crocieristica presso la banchina Taliercio dovrà assicurare, sempre nei limiti di cui sopra, l’ormeggio delle navi che originariamente sarebbero state destinate alla banchina Paita del porto de La Spezia”.
A.M.
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