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Lo stop alle crociere rischia di mietere la prima grossa vittima nella cantieristica navale europea
I cantieri navali tedeschi MV Werften, dal 2016 di proprietà del gruppo Genting di Hong Kong, sembrano essere a un passo dal default come conferma il fatto che l’azienda ha in corso da tempo trattative con i governi federale e statale tedesco per ottenere supporto finanziario. Il 7 gennaio Genting Hong Kong ha chiesto alla […]
I cantieri navali tedeschi MV Werften, dal 2016 di proprietà del gruppo Genting di Hong Kong, sembrano essere a un passo dal default come conferma il fatto che l’azienda ha in corso da tempo trattative con i governi federale e statale tedesco per ottenere supporto finanziario. Il 7 gennaio Genting Hong Kong ha chiesto alla Borsa la sospensione delle negoziazioni delle sue azioni in attesa di un annuncio che dovrebbe arrivare a breve mentre in Germania la direzione del cantiere ha informato i dipendenti che non verranno pagati con puntualità gli stipendi dell’ultimo mese.
Negli incontri con i sindacati, MV Werften ha spiegato che l’azienda avrebbe ancora significativi flussi di cassa ma che, a causa dei covenant sui prestiti, è stata costretta a posticipare il pagamento dei salari. “Il cuore avrebbe voluto farlo e la cassa lo avrebbe permesso” ha detto Carsten Haake, amministratore delegato di MV Werften ai media tedeschi dopo un incontro con i sindacati. “Abbiamo 30 milioni di euro (34 milioni di dollari) di liquidità, ma ci sono quadri giuridici in base ai quali non siamo stati in grado di pagare i salari oggi”.
Un portavoce dei sindacati tedeschi dei lavoratori del cantiere ha ammesso come il futuro dell’azienda navalmeccanica appare in bilico dal momento che le trattative sul supporto finanziario sono complicate dalla politica. I cantieri navali hanno attualmente una forza lavoro di circa 2.000 addetti, di cui 1.600 al lavoro sulla nuova nave da crociera Global Dream commissionata dalla compagnia Dream Cruises anch’essa del gruppo Genting. Si tratta di una nuova costruzione da 208.000 tonnellate di stazza lorda i cui lavori sono stati ritardati diverse volte prima dalla pandemia e poi dai problemi finanziari; la consegna sarebbe programmata in teoria per quest’anno.
Il 2 gennaio 2022 Genting Hong Kong ha informato gli azionisti sul fatto che la pandemia, e in particolare l’emersione delle varianti Delta e ora Omicron, ha avuto un impatto pesante sulla ripresa delle crociere. La sua controllata Crystal Cruises, con sede negli Stati Uniti, ha ripreso le operazioni nell’estate del 2021, così come Dream Cruises, che sta operando navi su itinerari limitati da Singapore, Hong Kong, e dalla scorsa settimana Taiwan, così come Star Cruises, che ha appena ripreso le crociere dalla Malesia.
Le difficoltà finanziarie di Genting e del cantiere MV Werften sono iniziate nell’estate del 2020 quando tutte le attività sono state sospese a causa della pandemia. Genting Hong Kong ha completato una ricapitalizzazione che in parte si è basata su garanzie di prestito da parte del governo statale dove si trova il cantiere navale, nonché sul Fondo di stabilizzazione economica del governo federale. Un primo prestito ponte fornito nel 2020 è stato utilizzato per completare la costruzione della Crystal Endeavor, una nave da crociera expedition, e nel giugno 2021, Genting ha riferito di aver raggiunto accordi con la Germania per il sostegno finanziario da utilizzare per gestire il cantiere e completare la costruzione della Global Dream.
A metà dicembre 2021, considerando il rischio di violare il suo covenant sul minimo di liquidità previsto, MV Werften ha cercato di ottenere 88 milioni di dollari da un ‘prestito backstop’ fornito dallo Stato di Mecklenburg Vorpommern (dove si trova il cantiere di Rostock) e dal fondo di stabilizzazione WSF. Lo Stato ha informato Genting di non ritenere che l’azienda possa soddisfare le condizioni richieste per accedere al prestito, mentre il gruppo malese (quotato come detto a Hong Kong) sostiene di avere ‘soddisfatto tutte le condizioni necessarie per avere il prestito’.
Genting si è rivolta alla giustizia chiedendo un’ingiunzione per forzare l’erogazione del credito ottenendo un prima battuta una vittoria, poi una riduzione dell’importo ottenibile e infine è stato deciso di sospendere qualsiasi prestito. Altre udienze sono previste nel prossimo futuro e nel frattempo Genting ha riferito che considererà varie altre opzioni per affrontare le esigenze di liquidità del gruppo.
I timori in Germania sono che MV Werften possa essere presto dichiarata insolvente, un’ipotesi che aprirebbe la strada a una ricapitalizzazione ‘protetta’ per portare a termine i lavori in corso in vista di un’eventuale chiusura e riconversione dei tre stabilimenti di Rostock, Wismar e Stralsund. Il sindaco di Mecklenburg Vorpommern ha detto di aspettarsi che il cantiere navale chiuda definitivamente e per questo starebbe progettando di acquistare e riconvertire l’area a parco industriale multiuso mentre per gli stabilimenti produttivi di Stralsund e Warnemünde ci sarebbero offerte per destinarli al settore emergente dell’industria eolica offshore.
MV Werften rappresenta, alle spalle dei due colossi Fincantieri e Meyer Werft, il terzo maggiore polo navalmeccanico europeo attivo nel settore delle crociere e uno dei tre soggetti in grado di costruire navi passeggeri di grande stazza nel vecchio continente.
N.C.