Merlo (Federlogistica) contro l’authority dei trasporti: “Concessioni autostradali e portuali differenti”
Secondo il presidente dell’associaizone l’authority torinese potrebbe anche occuparsi del regolamento sulle concessioni portuali ma solo insieme al Mims
Continua a far discutere il mondo portuale la legge annuale per la concorrenza, all’esame delle camere in queste settimane.
L’audizione del presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, che fra le altre cose ha suggerito di assegnare al garante la predisposizione del regolamento sulle concessioni ha suscitato la reazione di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica.
“I porti italiani hanno bisogno di tutto meno che di contrapposizioni inutili e liti fra realtà pubbliche, come l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Il mercato richiede al Paese regole chiare sul tema delle concessioni portuali ovvero la definizione di certezze, che si basino su una verifica dei piani di impresa e non su equiparazioni strumentali con altri tipi di concessioni come quelle autostradali che hanno caratteristiche profondamente differenti da quelle dei porti” ha detto Merlo in una nota.
La supposta contrapposizione di Art al Mims risiederebbe per il presidente dell’associazione nel richiamo di Zaccheo, improprio secondo Merlo, al ruolo di Art nella definizione degli schemi di concessione: “Sono sempre stato tra i pochi sostenitori che Art dovesse svolgere una funzione anche in merito alle concessioni portuali. Purtroppo l’audizione del Presidente Zaccheo appare un’occasione persa e invece di aiutare a fare un passo in avanti rischia di alimentare la singolare quanto incomprensibile contrapposizione tra Art e il Ministero competente. Tutto sulla base di un paragone tra le concessioni autostradali e quelle portuali che non sta letteralmente in piedi per più di una ragione e non tiene conto del ruolo svolto dalle Autorità di Sistema Portuale”.
“Il tema, e lo abbiamo detto più volte, è quello di un regolamento che fissi regole del gioco uniformi e che realizzi nei rapporti fra Stato e investitori privati un rapporto di certezze normative uniformi” ha detto Merlo senza però precisare perché Art creerebbe contrapposizione nel rivendicarne la prerogativa di scriverlo, come ha fatto per le concessioni autostradali: “Quello che sarebbe necessario oggi è un regolamento elaborato congiuntamente da Ministero e Art per omogeneizzare il sistema in essere al fine di evitare distorsioni del mercato, fissando sanzioni chiare per chi non rispetta gli impegni nei piani di impresa e fornendo certezze a chi ha effettuato investimenti importanti. Le liti tra realtà pubbliche rischiano anche di minare le fondamenta per l’attuazione del Pnrr”.
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