Psa – Sech: Signorini rinvia all’Avvocatura dello Stato
La fusione Psa – Sech non è stata votata dal comitato di gestione tenutosi oggi presso l’AdSP di Genova e probabilmente non lo sarà neanche a breve. Lo ha annunciato il presidente della port authority, Paolo Emilio Signorini, dicendo: “Non abbiamo avuto finora riscontri alla nostra richiesta di parere da Roma (dal Ministero dei trasporti, […]
La fusione Psa – Sech non è stata votata dal comitato di gestione tenutosi oggi presso l’AdSP di Genova e probabilmente non lo sarà neanche a breve.
Lo ha annunciato il presidente della port authority, Paolo Emilio Signorini, dicendo: “Non abbiamo avuto finora riscontri alla nostra richiesta di parere da Roma (dal Ministero dei trasporti, ndr)” ha esordito dicendo il presidente. Che poi ha aggiunto: “Abbiamo avuto per entrambe le operazioni Msc-Messina e Psa-Sech un parere positivo da Palazzo Chigi per il golden power, parere positivo dell’autorità antitrust solo su Msc-Messina, la stessa autorità per la concorrenza ha invece acquisito informazioni sull’affare Psa-Sech mentre l’autorità dei trasporti ci ha inviato una richiesta di essere aggiornato in merito al parere richiesto a Roma. Per effetto di questa ricostruzione, del fatto che siamo ancora in attesa di un parere e per la rilevanza del tema, in ragione di alcune diverse interpretazioni dell’articolo 18 comma 7, abbiamo comunicato al Comitato di gestione che intendiamo chiedere un parere all’Avvocatura dello Stato”.
I tempi inevitabilmente, dunque, si allungano e a questo punto l’affare tra Psa e Sech non sarà quasi sicuramente oggetto dei prossimi comitati di gestione. Una notizia che non farà piacere ai due terminalisti e che invece, almeno temporaneamente, soddisfa Msc e Cosco, dichiaratamente contrari alla fusione.
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