E’ nata in Italia la nuova associazione Maritime Medical Associates
Costituita con lo scopo statutario di reclutare nuovi medici e al contempo redigere un calendario delle turnazioni rimediando così alla scaristà di professionisti sanitari sui traghetti
E’ nata in Italia una nuova organizzazione chiamata Maritime Medical Associates per far fronte alla carenza di medici di bordo.
“La pandemia di Coronavirus iniziata nel 2019 è un’emergenza sanitaria globale che ha ridotto del 30% il reclutamento di medici in tutto il mondo e ha reso difficoltoso per gli armatori ottenere la
disponibilità della figura del medico di bordo, figura necessaria per poter far navigare la quasi totalità delle navi passeggeri con bandiera italiana” spiega il dott. Claudio Bencini.
La crisi della disponibilità di medici ha assunto dimensioni tanto gravi che ha messo in pericolo il diritto alla continuità territoriale che la Costituzione garantisce alle isole e un apposito alert era stato lanciato l’estate anche dalle associazione di categoria degli armatori.
“A partire dal gennaio 2021 accorati appelli sono stati emanati dalle associazioni dei medici di bordo, dagli armatori, dalle compagnie di navigazione e da SHIPPING ITALY. Nell’agosto 2021 la crisi provocata dalla Pandemia da Covid 19 si è ulteriormente acutizzata e il Prof. Paolo Cremonesi, Presidente del Sindacato di Categoria Medibordo, ha invocato la semplificazione e modernizzazione della anacronistica burocrazia di iscrizione negli Elenchi dei Medici di Bordo abilitati e Supplenti redatti dal Ministero della Salute” prosegue Bencini.
Per fare fronte a questa criticità un gruppo di medici di Livorno ha deciso di rispondere alle chiamate costituendo, nel gennaio 2022, una nuova associazione del settore, ribattezzata appunto Mma – Maritime Medical Associates, con lo scopo statutario di reclutare nuovi medici e al contempo redigere un calendario delle turnazioni su base annuale, fornendo così un servizio utile alle compagnie di navigazione alle associazioni e ai sindacati di categoria. “Attualmente il servizio è attivo con successo da alcuni mesi su una nave ro-pax di una prima compagnia di navigazione di primaria importanza a livello nazionale ed è previsto l’ampliamento ad altre navi e società” conclude Claudio Bencini.
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