Snam cerca una gasiera da 30.000 mc e una Fsru da 25.000 per la Sardegna
La ricerca dei due mezzi è entrata nel vivo con l’avvio di due tender separati
Il percorso per la ‘metanizzazione’ della Sardegna sta procedendo sul versante Gnl con alcuni passi avanti compiuti da Snam. La società, come già visto, seguirà l’approntamento di due Fsru (Floating Storage Regasification Unit) che saranno attraccate a Portovesme e Porto Torres e verranno servite da navi gasiere che faranno la spola con i rigassificatori di Panigaglia (Gnl Italia, di Snam) e di Livorno (Olt), appositamente adattati a svolgere questa funzione.
Per reperire unità di stoccaggio galleggianti, nonché le stesse gas carrier che si occuperanno dei relativi rifornimenti, la società di San Donato aveva già avviato due indagini di mercato già nel dicembre 2020, non però finalizzate a un progetto specifico.
Secondo quanto riportato ora da TradeWinds, la ricerca di unità per i due impianti sardi è però ora entrata nel vivo con l’avvio di due tender separati. Il primo riguarda una Fsru da 25mila metri cubi da utilizzare a Porto Torres. Il secondo, di cui si trova effettivamente traccia nel portale dedicato della società, senza però ancora riferimenti a siti specifici o comunque dettagli di altro tipo, riguarda una nave Lng carrier da 30mila metri cubi di capacità che secondo la testata norvegese verrebbe impiegata per servire il futuro terminal di Portovesme. Rispetto alla Fsru che verrà utilizzata per quest’ultimo scopo non sono emersi ora invece ulteriori dettagli. Lo scorso dicembre Elio Ruggeri, vice presidente della divisione Gnl di Snam, aveva riferito alla stessa Tradewinds che l’indagine per il suo reperimento si era chiusa e che la società era pronta ad aggiudicare il relativo contratto, della cui firma però finora non si è avuta notizia.
In precedenza Snam aveva fatto sapere di prevedere un investimento di 300 milioni di euro per l’acquisto delle due Frsu, che secondo i suoi piani avrebbero dovuto avere rispettivamente una capacità di 100.000 mc (l’impianto di Portovesme) e 25.000 mc (quello di Porto Torres), con un avvio delle operazioni stimato nell’ordine nel 2024 e nel 2025.
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